VIII Commissione, Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive e integrative del codice dei beni culturali e del paesaggio, in relazione al paesaggio. Atto n. 595. 2006-02-02 www.camera.it
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Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive e integrative del codice dei beni culturali e del paesaggio, in relazione al paesaggio. Atto n. 595. (Seguito dell'esame e rinvio).
Resoconto di giovedì 2 febbraio 2006 La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 1o febbraio 2006.
Pietro ARMANI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha svolto la relazione illustrativa e che il seguito dell'esame del provvedimento è stato rinviato alla seduta odierna, anche al fine di acquisire le opportune informazioni dal rappresentante del Ministero dei beni e delle attività culturali.
Il sottosegretario Nicola BONO fa presente che il Ministero dei beni e delle attività culturali intende fornire precisazioni in ordine a taluni aspetti del provvedimento in esame, già evidenziati dal relatore, in maniera che giudica condivisibile, nella seduta di ieri. Osserva che lo schema di decreto è, in primo luogo, finalizzato a correggere errori materiali, a fornire migliori formulazioni lessicali delle disposizioni, ovvero ad esprimere in termini chiari e giuridicamente più corretti alcuni concetti e istituti giuridici. Rientrano in questo ambito anche talune modifiche solo apparentemente cospicue - quali quelle apportate agli articoli 135 e 143 del Codice dei beni culturali e del paesaggio sulla pianificazione paesaggistica - che si risolvono, di fatto, nello spostamento di parti di un articolo nell'altro, allo scopo di raggiungere una migliore chiarezza espositiva e precisione concettuale, senza significative modifiche sostanziali a regime. Rileva, inoltre, che il provvedimento in esame reca anche ulteriori disposizioni, che innovano sostanzialmente la disciplina vigente e che riguardano, in primo luogo, la razionalizzazione e la previsione di termini certi per il procedimento di vincolo di cui agli articoli 138, 139, 140 e 141 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, al fine di garantire certezza alle situazioni giuridiche ed evitare il protrarsi sine die, o per tempi troppo lunghi, degli effetti interinali di limite alla libertà e alla proprietà dei privati per effetto della comunicazione di avvio del procedimento di individuazione, non seguita da tempestiva conclusione. In secondo luogo, segnala l'introduzione di un indirizzo generale alle regioni all'articolo 146, comma 3, privo, peraltro, di effetti diretti immediati, per orientare l'eventuale delega agli enti locali della funzione di autorizzazione paesaggistica verso livelli territoriali (quali la provincia, piuttosto che i comuni) più adeguati. Evidenzia, poi, la previsione transitoria del carattere vincolante del parere della soprintendenza nel procedimento di autorizzazione paesaggistica, fino all'adeguamento congiunto Stato-regioni del piano paesaggistico ai dettami del Codice, prevista agli articoli 146, comma 8, e 143, comma 4. Rileva, infine, che il testo contiene una razionalizzazione del sistema sanzionatorio, resa urgente dalla vigenza della legge n. 308 del 2004. Nel rilevare che si tratta di novità che pongono sul tappeto questioni note e importanti e mirano ad un rafforzamento degli strumenti di tutela, avverte pertanto che il Governo è disponibile ad accogliere eventuali suggerimenti, che dovessero essere segnalati dalla Commissione in ordine a modificazioni delle disposizioni precedentemente evidenziate.
Pietro ARMANI, presidente, preso atto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, e considerato che non vi sono ulteriori richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
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