Napoli. Centro storico, privati per il rilancio Alfonso Fasano il Giornale di Napoli 17/11/2012
Napoli e i suoi patrimoni artistici, culturali e paesaggistici. Temi importanti quelli trattati ieri alla sede di via Partenope dell'Università Federico II, dove si è svolta un'importante manifestazione che ha coinvolto l'ateneo napoletano e l'Associazione beni italiani patrimonio Unesco. La data non è casuale, in quanto proprio in questi giorni si celebrano due importanti anniversari per la storia dell'organizzazione Onu per scienza e cultura nel nostro Paese, ovvero il quarantennale della Convenzione del Patrimonio Mondiale e i 15 anni di attività dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Unesco. Presenti numerose personalità del mondo accademico e politico, a cominciare dal rettore della Federico II, Massimo Marrelli, e da Claudio Ricci, presidente dell'Associazione Beni Italiani nonché sindaco di Assisi. Prima di iniziare i lavori di dibattito, è toccato proprio a Ricci leggere i messaggi di saluto ed adesione inviati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Ministro dei Beni Culturali, oltreché sottolineare l'obiettivo dell'associazione, che si propone di elevare al livello degli altri agenti produttivi il paesaggio e i beni culturali. Per le istituzioni locali, presenti il sindaco Luigi de Magistris e Guido Trombetti, assessore all'Università e alla Ricerca della Regione Campania. Il primo cittadino partenopeo, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di utilizzare al meglio i fondi dell'UE per la ristrutturazione del centro storico della città, dal 1995 Patrimonio dell'Umanità secondo l'Unesco, chiamando a raccolta anche imprenditori locali che credano nel profitto sociale. Non sono mancati, durante il dibattito, momenti di civile contestazione da parte di una delegazione di Legambiente, che ha richiesto tramite interventi, volantini e messa in mostra di uno striscione di protesta, la sospensione del progetto di legge in materia di paesaggio presentato dalla regione Campania. Contestate le parti del testo della Riforma che comprometterebbe il procedimento di pianificazione paesaggistica regionale, fino ad oggi alla base della politica sulla gestione dei beni culturali e del paesaggio. La protesta si è poi pacificamente blandita, permettendo la prosecuzione del dibattito e aprendo agli interventi di Carlo Francini, coordinatore scientifico dell'Associazione e di Stefano De Caro e Maurizio De Stefano, dirigenti rispettivamente di Iccrom e Icomos, organizzazioni interstatali di tutela dei beni culturali, oltrechè alla lectio magistralis di Walter Santagata docente all'Università di Torino e membro del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici. Nel pomeriggio, sempre nell'Aula Magna della Sede di via Partenope, assemblea celebrativa dei soci per le due ricorrenze e conferimento della Presidenza onoraria a tutti gli ex direttori dell'associazione Beni Italiani Unesco. La manifestazione si è poi spostata nel pomeriggio al Teatro San Carlo, sede di una visita guidata e di un omaggio musicale a cura del Direttore Michele Mariotti.
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