FIRENZE - Il successore nella testa di Renzi oggi il sindaco incontra Ornaghi FULVIO PALOSCIA GIOVEDÌ, 24 GENNAIO 2013 LA REPUBBLICA Firenze
Lo scenario Impazza il toto nome: da Elisabetta Tesi a Giuseppe Ferrazza al fratello di Alberto Bianchi
APERTA la procedura del commissariamento, è il momento della caccia a colui che avrà il compito di risanare i conti del Maggio, aprendo la strada ad una nuova sovrintendenza. Il sindaco, che è anche presidente del consiglio d’amministrazione della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, avrà tempo fino al 31 gennaio per designare il commissario, ma già si balla il valzer dei nomi nei corridoi di Palazzo Vecchio e del Comunale. Oggi intanto Renzi sarà a Roma per incontrare il ministro Lorenzo Ornaghi, nel primo pomeriggio, alla presenza del direttore generale dello spettacolo dal vivo del Mibac, Salvatore Nastasi. Nell’incontro, fissato già da tempo, si discuterà sulla scelta del commissario (che legge vuole sia scelto dal Ministero di concerto con la città; potrebbero essere anche due secondo quanto prevede la legge, e un nome potrebbe venir fuori già da oggi) ma anche sulla delicata vicenda dei licenziamenti. Le voci si rincorrono contrastanti. Chi è vicino al sindaco, assicura che Renzi avrebbe in mente un fiorentino o comunque un toscano, esterno al Ministero dei beni culturali e al circuito della Fondazioni lirico sinfoniche o dei teatri (quindi non un ex sovrintendente), con conoscenze approfondite di gestione aziendale e di bilanci, vista la situazione di grave crisi in cui versa il Maggio Musicale. Spunta così il nome di Francesco Bianchi, classe 1956, pistoiese, esperto di corporate finance, già alla direzione centrale di Banca Intesa e molto vicino al sindaco grazie al fratello, l’avvocato Alberto Bianchi, che ha fatto tra l’altro parte del collegio dei sindaci revisori dei conti del Comunale. L’ipotesi escluderebbe dunque un ritorno al Maggio di Salvatore Nastasi, attuale direttore generale dello spettacolo dal vivo al Ministero, già commissario a Firenze nel 2005, quando l’insanabile spaccatura all’interno di un rissosissimo consiglio d’amministrazione costrinse l’allora sindaco Domenici a chiedere l’intervento di Roma. Da quell’esperienza uscì la designazione di Francesco Giambrone a sovrintendente: e proprio il direttore delle risorse umane voluto dal medico palermitano, Elisabetta Tesi, già a capo dell’Ataf, è uno dei nomi che vengono fatti. Fiorentino è anche Fabrizio Bini, attualmente tra i revisori dei conti del Maggio: è stato direttore amministrativo del teatro di Corso Italia, poi commissario del San Carlo di Napoli e consulente legale del Verdi di Trieste, dove ha lavorato in tandem con Giuseppe Ferrazza, ultimo presidente dell’Eti - l’Ente teatrale italiano prima della dismissione, che nel teatro del capoluogo friulano ricopriva l’incarico di direttore generale e che è stato anche (poco felice) commissario del Carlo Felice di Genova. Pare impossibile l’ipotesi Carlo Fuortes, ad dell’Auditorium di Roma (e quindi ritenuto adatto a traghettare il nuovo teatro dell’Opera alle Cascine verso una nuova identità sempre più multitasking) e commissario al Petruzzelli di Bari, dove è riuscito nell’impresa di mettere i conti a posto. Si parla infine anche di ex prefetti, scelta non nuova da parte di Ornaghi: è accaduto, ad esempio, al Massimo di Palermo.
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