LIGURIA - L'appello del Wwf: La Regione non svenda l'ambiente La Repubblica 04/03/2013, pagina 2 sezione GENOVA
(a.zun.)
L'AMBIENTE? I boschi? La sicurezza che deriva da un armonico assetto idrogeologico? Il WWF accusa la Regione Liguria di monetizzare questi beni. Come? «Stabilendo, ad esempio, che chi realizza un intervento edilizio in un bosco, debba pagare un indennizzo per la quota di alberi eliminata. Un decreto nazionale del 2001 prevede invece che in questi casi sia necessario compensare con rimboschimenti su terreni non boscati». La norma cui si riferisce il WWF è contenuta in un disegno di legge che è all'attenzione delle commissioni del consiglio regionale. «Nel dicembre scorso eravamo stati ascoltati dalla stessa commissione e avevamo consegnato un documento con alcuni rilievi critici al testo della giunta», scrive il WWF in una nota. Nello stesso disegno di legge, scrive il WWF Liguria, è anche previsto che la realizzazione «di piste e strade forestali non costituisca un cambio di destinazione d'uso: questo rappresenta una violazione della normativa statale prevista dal codice dei beni culturali e del paesaggio». Infine, dice il WWF, «È prevista anche la possibilità di affidare ad imprese forestali private, il patrimonio forestale di proprietà regionale: è assurdo dal momento che obiettivi come la protezione dei beni naturali e la difesa del suolo sembrano incompatibili con le esigenze di profitto di imprese private».
Il disegno di legge, già approvato dalla giunta regionale su proposta dell'assessore all'Agricoltura Giovanni Barbagallo, dovrebbe terminare questa settimana l'esame da parte della commissione consiliare.
«E' una proposta scadente, l'ennesima in campo ambientale, dopo la pletora di testi di deregulation in materia di cave, fauna selvatica, urbanistica, a cui si è assistito negli ultimi mesi».
|