Taranto. Museo delle opere d'arte sotto i due mari, c'è un bando Corriere del Mezzogiorno - Bari 15/1/2014
TARANTO — «I fondali del litorale ionico, oltre ad essere facilmente fruibili per la limpidezza delle acque ed il clima mite, custodiscono testimonianze archeologiche di grande importanza e di sicuro interesse turistico e culturale». Lo dice Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto, pensando al bando emanato dall'ente per la realizzazione di un museo delle opere d'arte subacquee. Una prospettiva che vede il mare tarantino non solo come una risorsa del turismo balneare ma anche come «scrigno di cimeli storici e di opere d'arte, tutti tesori da valorizzare e riscoprire attraverso strutture adeguate». Esempi di patrimoni archeologici sommersi conservati e custoditi in particolari strutture sono a Cancun, in Messico, nel museo subacqueo di arte (Musa); a Chongquing, in Cina, dove hanno creato il museo subacqueo di Baiheliang, e nel recente museo sommerso MuMart di Golfo Aranci, a Olbia-Tempio. In Messico la media annuale di visitatori è di 750 mila persone, un dato che da solo giustifica la realizzazione di iniziative di questo genere che puntano a valorizzare tesori d'arte rendendo maggiormente attrattiva una meta turistica. Questa dei musei subacquei legati all'arte è una nuova frontiera del turismo alla quale Taranto vuole puntare attraverso il bando della Camera di commercio che rientra nelle attività promozionali finalizzate allo sviluppo economico del sistema produttivo locale. Il bando prevede l'avvio di una procedura di selezione per l'individuazione di un soggetto a cui affidare la progettazione del Museo delle opere d'arte subacquee. |