BOLOGNA - Che storia, cara Bologna gli Etruschi sono tornati PAOLA NALDI 23 OTTOBRE 2014, LA REPUBBLICA
Un popolo misterioso e i suoi capolavori, fra la vita e l'aldilà. Oggi alle 17.30 l'inaugurazione
INTERE generazioni di studenti, fin dalle elementari, hanno identificato gli etruschi con la dolcissima coppia di sposi che si abbraccia teneramente sul letto-sarcofago conservato nel museo romano di Villa Giulia. Una delle tante icone dell'arte italiana, inamovibile, può ora materializzarsi, grazie alle nuove tecnologie, al Museo della Storia, sede di Genus Bononiae, in via Castiglione 8.
Parte da qui la mostra «Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l'aldilà tra capolavori e realtà virtuale», che s'inaugura oggi alle 17.30, progetto voluto da Fabio Roversi Monaco, sostenuto dal presidente della Fondazione Carisbo Leone Sibani e realizzato con la collaborazione di musei (compreso l'Archeologico), Soprintendenza, Cineca, Università. Il senso dell'operazione è racchiuso nel titolo, perché nel percorso il visitatore può sia ammirare reperti preziosi sia lasciarsi suggestionare da installazioni virtuali in 3D. L'intera Sala della cultura, al primo piano di Palazzo Pepoli, si trasforma in un ambiente multimediale, con proiezioni di videomapping che animano lo spazio, per una decina di minuti, con personaggi fantastici, fino a far apparire dentro una teca, come un ologramma, la grande scultura funeraria. Un vero e proprio spettacolo, quello ideato da Giosué Boetto Cohen, che ha chiamato Marco Robino a realizzare la colonna sonora, eseguita dal vivo in occasione dell'inaugurazione.
«Siamo partiti dai 400 pezzi che compongono l'opera e abbiamo costruito un modello geometrico che si presenta come un'enorme nuvola di punti, grande 50 GB - spiega Marco Lanzarini del Cineca -. Da questo insieme di dati abbiamo costruito un modello che può essere utilizzato in diversi modi, sia per rappresentazioni emozionali come questa sia per realizzare riproduzioni ». Al museo bolognese, per l'appunto, ci sarà anche un clone del sarcofago realizzato sotto la guida di Giorgetto Giugiaro, punto di partenza per le attività didattiche. E ancora, nella parte virtuale del percorso, si vedrà un nuovo cartone animato in 3D con protagonista Ati, la cugina etrusca «del sud» del già noto Apa, impersonata da Sabrina Ferilli.
«Non dimentichiamo che la mostra presenta anche importanti reperti materiali - sottolinea Giuseppe Sassatelli, docente di etruscologia all'Alma Mater -. Sono opere prestigiose, scelte per illustrare il tema della morte presso questa civiltà, scardinando il luogo comune che racconta come gli etruschi ne avessero una visione pessimistica. Qui si dimostra invece che il viaggio verso l'aldilà s'imbatteva, nella prima parte, in demoni, ma trovava poi alla fine banchetti e felicità». A testimoniarlo arrivano da Villa Giulia gli affreschi della cosiddetta Tomba della Nave, strappati dalla camera originaria, montanti su pannelli e ricomposti ricostruendo l'intero ambiente tombale. Poi c'è il celebre Cratere di Euphronios, due sculture da Vulci raffiguranti un cavaliere su ippocampo e un demone dell'aldilà, alcune ceramiche. Dall'Archeologico di Bologna provengono invece alcune stele. Aperta fino al 22 febbraio, la mostra si può visitare, da martedì a domenica, fra le 10 e le 19; il giovedì fino alle 22. Info: 051 19936370.
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