SICILIA - Guerra aperta alle ville abusive. Focus su Fontane Bianche: presto le ruspe potrebbero entrare in azione maria teresa giglio LA SICILIA Mercoledì 22 Ottobre 2014 Siracusa
Riflettori accesi su Fontane Bianche e alle tante costruzioni abusive. E a breve potrebbero esserci le ruspe in azione. Il piano di ripristino della legalità sul territorio, avviato dalla Procura di Siracusa, vede tra le priorità la lotta all'abusivismo edilizio e la tutela del patrimonio paesaggistico. «Stiamo per rinnovare un nuovo protocollo con il Comune - spiega il procuratore capo Francesco Paolo Giordano - integrando l'azione con i tecnici municipali e la SOpRINTENDENZA. Siracusa vanta un patrimonio che non solo deveve essere tutelato, ma deve anche essere recuperato da quanto fatto o concesso nel passato». Una inchiesta che il procuratore ha seguito finora in prima linea, ma che sarà assegnata al procuratore aggiunto, non appena questi sarà nominato. Un ruolo al momento vacante - dopo il trasferimento a Palermo di Claudio Corselli - ma che a breve sarà assegnato. «In Procura abbiamo 5 posti vacanti - prosegue Francesco Paolo Giordano - incluso quello del procuratore aggiunto, anche se stanno per arrivare due nuovi sostituti procuratori, Vincenzo Nitti e Salvatore Grillo. Rimangono però scoperti altri due posti». La vacatio in Procura si è creata dopo il trasferimento dei pm Marco Bisogni, Claudia D'Alitto e Delia Boschetto. In realtà, quando Giordano è arrivato alla Procura siracusana, mancava anche il dirigente amministrativo. «Per questo motivo mi sono occupato anche di questo aspetto - dichiara ancora il procuratore - fino a quando è arrivato il nuovo dirigente, Silvana Zappalà». Ma è stato l'impatto all'insedamento che ha impegnato, e non poco, il procuratore Giordano. «Oltre alla scopertura di alcuni posti di magistrato, c'erano ancora strascichi della vicenda Rossi-Musco. Da settembre, quando mi sono insediato, fino a maggio/giugno mi sono occupato del progetto organizzativo triennale e di rimodulare l'assetto dei magistrati e dei carichi di lavoro, bandando nel contempo anche a ricucire alcuni rapporti in precedenza piuttosto tesi, come nel caso dell'ordine degli avvocati». Tra le emergenze del territorio di cui la Procura si sta occupando c'è, inevitabilmente, quella riguardante gli sbarchi. «Una mole di lavoro immane, che sta assorbendo non poche energie e che ha portato a oltre un centinaio di arresti di presunti scafisti», sottolinea ancora il procuratore capo. Non da meno il lavoro che riguarda la criminalità organizzata. «Lavoriamo a stretto contatto con la Dda di Catania grazie alla disponibilità del procuratore Giovanni Salvi». Un'inchiesta che si fonda sulla consapevolezza dei nuovi movimenti interni ai gruppi malavitosi per acquisire nuovo potere e per la spartizione del territorio.
22/10/2014
|