Il piccone sull'ambiente I barbari in casa (della libertà) Sauro Turroni Il manifesto 05/06/2002
L'attenzione di chi ha deciso di contrastare il governo e la deriva che ha assunto è principalmente rivolte al conflitto di interessi, alle aggressioni nei confronti della magistratura e dei diritti dei lavoratori, alla occupazione dello stato e delle aziende pubbliche a cominciare dalla Rai, all'attacco e alla dequalificazione della scuola pubblica ecc. Ma contemporaneamente c'è un attacco senza uguali all'ambiente, alla natura, al paesaggio e ai beni culturali del nostro paese, attraverso la cancellazione di tutta la normativa di tutela, l'azzeramento della calutazione d'impatto ambientale, la sospensione delle leggi ambientali, i commissariamenti dei parchi, la volontà di reintrodurre il nucleare, il rilancio di una devastante politica autostradale, la previsione di una nuova coltre di cemento e asfalto con cui ricoprire l'Italia, la cancellazione dei reati ambientali. E' una aggressione controriformatrice che coinvolge materie assai delicate, già oggetto di riordino in periodi assai recenti, come la legge sugli appalti dei lavori pubblici (nota come legge Merloni fatta nel tentativo di contrastare tangentopoli), quella sui rifiuti (note le attività malavitose nel settore) e sulle bonifiche dei siti inquinati (uno per tutti: Porto Marghera), le leggi quadro sulle aree protette e sulla caccia, i decreti legislativi per la tutela delle acque. Molte delle nuove norme sono incostituzionali o in palese contrasto con le normativa comunitaria, in altri casi il governo propone e la maggioranza approva leggi delega che sospendono la normativa vigente e esautorano il parlamento impedendogli di entrare nel merito dei nuovi provvedimenti. Le deleghe più gravi riguardano tutta la legislazione ambientale che si aggiunge a quella riguardante i beni culturali per i quali era appena stato redatto il testo unico. Tornano in vendita i beni demaniali, le spiagge e i fiumi con il relativo condono edilizio per gli edifici su di essi costruiti, tornano le varianti e gli appalti facili, i subappalti e il sistema delle concessioni con modalità tali che il procuratore antimafia Vigna ha espresso una gravissima preoccupazione e allarme per i possibili vantaggi a Cosa Nostra; nella legge Tremonti si è fatta la sanatoria per le violazioni amministrative e penali in materia ambientale, concedendo inoltre una delega al governo per una nuova normativa «avente lo scopo di introdurre una causa estintiva speciale nei reati ambientali», anche per quelli futuri. La ratifica di Kyoto è l'occasione per riparlare di nucleare mentre le risorse destinate alla attuazione del protocollo sono ridotte drasticamente, rivivono i contratti con i General Contractor della Alta Velocità annullati dal centrosinistra a causa dei contratti capestro che alzavano il costo delle opere di tre volte il loro valore effettivo e contemporaneamente vengono emanate norme che cancellano i reati riguardanti la contaminazione delle terre da scavo nelle gallerie della tratta Bologna-Firenze per bloccare le indagini in corso. C'è il blocco totale alla legge sull'elettrosmog mentre stanno per essere emanati decreti con limiti inefficaci per vanificare quel po' che era stato fatto in questo campo; contemporaneamente il governo ha emanato uno scandaloso decreto sblocca centrali per autorizzare in un quadro generale di deregulation selvaggia impianti a combustione ovunque nel paese, compreso quelli per bruciare rifiuti, a cui va aggiunto il decreto per il petrolchimico di Gela che viene autorizzato a bruciare il pet-coke come combustibile trasformando in lecita una attività contro legge e salute su cui erano in atto indagini e provvedimenti della magistratura. Il commissariamento dell'Anpa e il suo blocco totale, il tentativo di cancellare l'Icram e la ricerca sul mare, la paralisi del ministero dell'ambiente - all'interno del quale è stata creata una struttura parallela che esautora la struttura tanto che già due dei direttori generali hanno rassegnato le dimissioni - completano un quadro che definire fosco è probabilmente limitativo. Tutto ciò fa parte di un unico disegno, identico nella sua struttura devastante a quelli che colpiscono altri settori del nostro paese, con l'aggravante che le forze in campo per contrastarlo sono deboli e limitate, mentre in taluni settori della opposizione vi è una celata condivisione che impedisce il manifestarsi di un esteso dissenso. E' un motivo in più per estendere alla aggressione all'ambiente l'attenzione dei movimenti e di tutti coloro che intendono fare una opposizione ferma e netta promuovendo, a cominciare da oggi nel giorno dell'anniversario della vittoria del centrodestra una simbolica manifestazione contro i responsabili del nuovo sacco del nostro paese. Berlusconi ha proposto agli italiani un piano di grandi opere a cominciare dal ponte sullo stretto, per fare le quali le ragioni di fare gli interventi devono essere anteposte a qualsiasi altro interesse, anche costituzionalmente tutelato: la tutela della salute, del paesaggio, dei beni culturali. Insoddisfatto di tanto disastro il governo ha emanato un decreto per la istituzione della Patrimonio Spa per vendere i beni culturali e il patrimonio storico artistico della nazione: riecco i barbari in casa di cui ci parlava Antonio Cederna, e purtroppo si sta avverando la sua più pessimistica profezia: l'Italia intera ricoperta da una repellente crosta di cemento e asfalto, nera come i sentimenti che emergono spesso in una parte consistente della maggioranza.
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