Vicenza. Villa La Rotonda, dossier al ministero Gian Maria Collicelli Corriere del Veneto 3/1/2016
Polemiche per i lavori sull’arteria vicino al muro di cinta. Gli ambientalisti si dividono Wwf e Italia Nostra favorevoli, Civiltà del Verde contesta. L’assessore: serve per l’accessibilità
VICENZA. È il luogo scelto da Andrea Palladio per realizzare, a Vicenza, una delle sue opere simbolo nel mondo, ovvero villa «La Rotonda». Ma è anche un’area naturalistica ai piedi di Monte Berico che lo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro definì Valletta del silenzio e che un paio di secoli fa era denominata pure «teatro dell’armonia». Ebbene, ora l’armonia sembra aver lasciato spazio alle polemiche. L’ennesima - di stampo ambientalista - in quella fetta di città già chiamata in causa per le ipotesi di farci sbucare un tunnel viabilistico legato alla Tav (che ormai sembrano tramontate) e pure per la realizzazione - a diverse centinaia di metri di distanza - del nuovo tribunale di Borgo Berga. Stavolta, il nodo del contendere riguarda un progetto da 145 mila euro (di cui 130 mila euro di contributi statali e 15 mila euro di fondi comunali) per la riqualificazione di stradella della Rotonda: una piccola arteria sterrata immersa nel verde della Valletta del silenzio (zona naturalistica protetta) e che costeggia il fronte ovest del muro di cinta di villa La Rotonda. A fine estate il Comune approva il progetto che prevede la sistemazione del manto stradale in biostrasse (miscela a base di cemento), la creazione di un’area sosta, di un nuovo marciapiede e di un percorso ciclabile. Ma le associazioni ambientaliste locali, chiamate a esprimersi da Palazzo Trissino, si dividono: Wwf e «Italia Nostra» sostengono il progetto mentre l’associazione «Civiltà del Verde» lo contesta. Tanto da creare un dossier che nei prossimi giorni sarà inviato al sottosegretario del ministero dei Beni e delle attività culturali, Ilaria Borletti Buitoni. «Abbiamo richiesto pareri e approvazioni al ministero e alla Soprintendenza (per i beni architettonici e paesaggistici, ndr ) - dichiara la responsabile dell’associazione, Romana Caoduro - e scriveremo al sottosegretario per informarlo di un intervento che riteniamo dannoso per l’ambiente paesaggistico della Valletta del silenzio e per un contesto storico vincolato qual è quello di villa La Rotonda. I finanziamenti servivano per migliorare l’accessibilità alla villa ma saranno destinati a opere per i residenti del quartiere». La posizione dell’associazione, però, rimane isolata. Per il Wwf il progetto «non crea danni all’ambiente circostante e neppure all’habitat della zona - dichiara il presidente di Wwf Vicenza e Padova, Carmelo Motta - tanto che non si userà nemmeno l’asfalto per la sistemazione della strada». Pure Italia nostra sostiene l’operato della Giunta, nonostante, in passato, abbia criticato altri progetti fra cui l’ipotesi di far arrivare in quella zona il tunnel viabilistico a corredo della Tav (che ormai pare tramontato): «Abbiamo analizzato il progetto - afferma la presidente dell’associazione, Giovanna Dalla Pozza Peruffo - e non ci sono criticità rispetto all’ambiente circostante e al contesto storico culturale di villa La Rotonda, perché si prevede solo la sistemazione di una stradina vicinale che ora, tra l’altro, è molto dissestata». Nel frattempo, mentre i comitati ambientalisti si dividono, i lavori sono partiti e dovrebbero terminare entro poche settimane, tanto che domani è in programma pure un sopralluogo del Comune per verificare l’andamento del cantiere. E la Giunta si difende: «Siamo impegnati da tempo nella tutela e nella valorizzazione della Valletta del Silenzio - dichiara l’assessore alla Cura urbana, Cristina Balbi - e chi parla di cementificazione e di devastazione ambientale o non conosce il progetto o non lo ha capito oppure è in malafede. Il progetto garantirà una migliore accessibilità alla Rotonda e all’oasi naturalistica offrendo maggiore sicurezza per chi utilizza la strada. Ma non ci sarà nessuna nuova asfaltatura, né nuove cementificazioni o allargamento della strada». |