Bologna. L’odissea del turista culturale nel pomeriggio di san Silvestro Fabio Marri - Vittorio Monti Corriere di Bologna 5/1/2016
Desiderando spendere il pomeriggio di San Silvestro in maniera più costruttiva di quella che la società dei consumi, assecondata dalle istituzioni pubbliche, ci propone, mi ero preparato una scaletta delle mostre d’arte a Bologna, stando bene attento agli orari. Scartate le mostre di Palazzo Fava e del Museo Medievale perché il 31 chiudevano troppo presto rispetto ai miei limiti di modenese «treno dipendente», avevo puntato in primis sui Brueghel di Palazzo Albergati. Il sito ufficiale dichiara l’apertura «tutti i giorni dalle 10 alle 20»; ma l’eccellente Bologna Welcome avvisa che il 31 si chiude alle 18. Mi presento, con mia moglie, all’ingresso alle 17 (forse alle 16.59, ma non sottilizzo), e siamo respinti perché la biglietteria chiude appunto alle 17. Pazienza: soluzione di riserva, Flavio Bertelli a Palazzo d’Accursio, chiusura dichiarata solo per Natale e Capodanno. Ma alle 17.15 l’ingresso allo scalone è sbarrato (non so da quando) e nessun cartello. Terza opzione, mostra degli Egizi al Museo Archeologico: alle 17.30 è aperta ed accogliente; il personale è giovane e squisito, ci suggerisce di calcolare bene i tempi, a un quarto d’ora dalla chiusura delle 18.30 insiste perché non ci perdiamo assolutamente le ultime due sale (che in effetti valgono la pena, come tutto del resto). Tanto di cappello, specie in sede di valutazione comparativa. Non contenti, puntiamo alla quarta mostra visitabile fino alle 19:, le statuette di presepio a Casa Saraceni, esposizione piccola, a ingresso libero, una ventina di minuti possono bastare. Arriviamo alle 18.38, dalla porta a vetri vediamo che all’interno c’è gente, ma un addetto ci dice che alle 18.45 l’ingresso viene normalmente chiuso, e che oggi è l’ultimo dell’anno (sottinteso: cosa pretendiamo?). Pazienza. Mi viene in mente il museo civico di Orléans: anni fa arrivai all’ingresso che mancava un quarto d’ora alla chiusura. Mi fecero entrare senza biglietto, per consentirci almeno un rapido giro d’orizzonte. Conclusione: per San Silvestro, (constato de visu ripassando dalla T poco dopo mezzanotte) sono stati più graditi i visitatori che, sotto gli occhi delle forze dell’ordine, hanno fatto esplodere petardi e spaccato bottiglie nella via Rizzoli appena rimessa a nuovo. Fabio Marri, MODENA
Caro Marri, non voglio fare commenti sul suo viaggio, più ombre che luci, da turista non per caso nel pomeriggio di fine anno. Preferisco limitare le mie parole proprio per dare il massimo spazio alle sue. Tutto ciò nella speranza che la «ricognizione» sia utilizzata per una doverosa riflessione da chi ha il compito di promuovere l’offerta culturale del prodotto Bologna. Perché non si vive solo di cenoni e cenette. |