Toscana. Cultura, il tesoretto di Roma Cinzia Colosimo Corriere Fiorentino 5/1/2016
Alla Toscana 20 milioni: dall’Opificio all’Accademia, dalle Mura di Siena alla Certosa di Calci
Venti milioni di euro per venti interventi: da Roma sono arrivati nuovi fondi per la tutela ed il restauro di alcune delle strutture simbolo della regione. Dalle mura di Siena alla Certosa di Calci, dall’Accademia alla villa romana di Giannutri. Tutti fondi del ministero della cultura per progetti specifici che hanno sorpreso sindaci e funzionari.
Venti milioni per venti interventi. Non soldi distribuiti a pioggia, ma pesati sui singoli progetti e ritagliati proprio sulla misura espressa dalla soprintendenza regionale dei beni culturali. Il piano triennale del ministro Franceschini dà il via libera a fondi consistenti, talvolta inattesi. «La cultura torna al centro della politica nazionale — ha detto il ministro annunciando la firma del provvedimento —Dall’arte all’archeologia, dalle biblioteche agli archivi, dai musei alle eccellenze del restauro, non c’è settore che non stia ricevendo un impulso significativo». Lista dei desideri praticamente esaurita a Firenze , che oltre a vedere 550 mila euro in più per la Biblioteca Nazionale, alla quale vanno 3,5 milioni, riceverà un altro milione e mezzo per la nuova uscita del museo delle Cappelle Medicee e il consolidamento della sala gessi della Galleria dell’Accademia. Questi ultimi «del tutto inaspettati», commenta il segretario regionale della sovrintendenza Paola Grifoni. E che si aggiungono agli interventi per il Museo Archeologico (1,9 milioni), al museo di San Marco (370 mila euro) , sulle ville Medicea a Petraia e Corsini a Castello (200 mila euro). «Ci hanno dato tutto quello che avevamo chiesto», dice Grifoni, «siamo più che soddisfatti perché il piano è conforme agli indirizzi dati dalla sovrintendenza regionale, che conosce le priorità». Certo, aggiunge la sovrintendente, «con i fondi aspettiamo il concorso con urgenza: si apre una stagione di grandi lavori e servirà personale qualificato per portarli avanti. Con l’attuale carenza di personale sarebbe una mole insostenibile». I lavori riguarderanno infatti tutta la regione; ci sono interventi necessari, come quello all’eremo di Camaldoli a Poppi (Arezzo) dove crolla il tetto, e strategici, come quello sul Museo Casa Giusti a Monsummano Terme (Pistoia), e l’adeguamento della Biblioteca Universitaria di Pisa all’interno della Sapienza. L’Opificio Un’inversione di tendenza per Marco Ciatti, direttore dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, che dal Mibact ha ottenuto oltre 1 milione di euro per la prevenzione del rischio incendi e la climatizzazione, anche della sede della Fortezza. «Sono molto lieto dell’attenzione che il ministero sta riservando al nostro istituto — commenta — e assicuro un impegno all’altezza della ricca la tradizione fiorentina del restauro». Uno stanziamento completo e inaspettato: «Aiuterà a potenziare e costruirne il futuro. Avevamo bisogno di questi segnali». La Biblioteca Nazionale Da tempo si attendeva la risposta all’urgenza di restauro e ristrutturazione dell’intero complesso della Biblioteca di piazza Cavalleggeri, e ora arrivano 3,5 milioni di euro. I soldi in più serveranno a sistemare in modo più consono parte delle raccolte moderne in continua crescita per il deposito legale e a risolvere le gravi carenze di spazi. La Certosa di Calci Al complesso che raccoglie il Museo di Storia Naturale e la chiesa del convento vanno 2,1 milioni di euro per le coperture, le superfici dipinte, i chiostri, la chiesa, le cappelle, e lo scalone monumentale del museo. Attesi da tempo, riaccendono l’eco di una sentita campagna che ha portato la Certosa al secondo posto nei «Luoghi del cuore» del Fai. Lo stesso ministro Franceschini l’ha visitata lo scorso aprile, «prendendo consapevolezza dell’urgenza», dice il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti, «e ora, dopo 15 anni, vediamo finalmente uno stanziamento serio, di rilancio». Le mura di Siena Soddisfatto il sindaco di Siena Bruno Valentini alla conferma dei 2,2 milioni di euro per il restauro della cinta muraria: «Una grande notizia», ha scritto su Facebook, chiamando la soprintendenza ad un’azione «per ripulire e restaurare prima possibile». E augurando: «Spero che tutti i senesi esultino, per una volta senza polemiche o bandiere politiche». La villa romana a Giannutri Il sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli spera in una stagione nuova per la villa romana di Giannutri. Al centro di un’area molto estesa che copre quasi la totalità dell’isola, negli anni ha subito il degrado per la sovrapposizione di competenze. Lo scorso anno il tavolo fra gli enti ha prodotto i primi importante risultati, con la messa in sicurezza di alcune parti della villa e l’apertura al pubblico. «Già la riapertura estiva ci ha dato prova che il turismo culturale funziona e va sostenuto», dice Ortelli. «Ora il milione di euro stanziato — conclude — può davvero permetterci di recuperare la villa e rilanciare il sistema turistico delle isole, prendendoci anche cura del nostro patrimonio».
|