VIAREGGIO - Il bando va deserto Ipotesi di riprovare con offerta a ribasso 09 gennaio 2016 IL TIRRENO
"Era già tutto previsto" cantava un Cocciante dritto al cuore. Note che ben si adattano a come è andata la vicenda del bando per l'affidamento in gestione del Centro Congressi, uno dei simboli della città, oggi così nell'angolo che hanno più probabilità di trovare pretendenti le sorellastre di Cenerentola. Nessuna offerta allo scadere del termine fissato per farsi avanti. Ed il cerino del "che fare" acceso nelle mani del curatore fallimentare, Marco Neri. al lavoro fianco a fianco con il collega Donato Bellomo, curatore fallimentare della Viareggio Patrimonio, società che dell'immobile è proprietaria. «Parleremo con il giudice - risponde così Donato Bellomo alle domande del Tirreno - per valutare l'opportunità di un nuovo tentativo di bando al ribasso». Più "esperimento" di rito che reale speranza di "piazzare" la struttura. In una lotta contro il fattore tempo. Perché il Centro congressi non è solo la struttura vincolata dalla Soprintendenza: c'è anche lo stabilimento balneare. Che al primo aprile, ormai da anni, apriva i battenti, con prenotazioni storiche rinnovate di anno in anno. La clientela che ha visto la chiusura della struttura, anche solo perché tentando di telefonare non ha trovato nessuno, è ormai volata verso altri lidi. Il mese di febbraio, con il suo Carnevale, porterà in città molti toscani e non solo che non troveranno più bar e ristorante aperti. Anche se qualcuno - entro marzo - dovesse aggiudicarsi bagno e struttura, la sua sarebbe davvero una missione impossibile. Sempre ammesso che - visto come è andato il primo bando - vi sia davvero qualcuno che si faccia avanti. Considerato che nel bando sono previsti l'assunzione del personale licenziato ed almeno 50.000 euro di intervento manutentivo su un immobile che ha seri problemi strutturali, oltre il canone fissato in una base di 120.000 euro. L'unica certezza è che il futuro dei sette dipendenti licenziati e del personale stagionale che sarebbe entrato in servizio ad aprile è ancora più incerto. Se non altro per le tempistiche che si allungano inevitabilmente. Ai lavoratori era stato promesso il pagamento almeno del mancato preavviso... Ora, a bando deserto, che si fa? (d.f.)
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