Palazzo Bianco, il percorso archeologico nei giardini 10 gennaio 2016 la Repubblica
Il nuovo tassello d'antico che torna alla città, invece, riemerge dal sottosuolo e sarà un museo nel patrimonio Unesco di via Garibaldi. Fiorirà a maggio e si aprirà al pubblico insieme al nuovo giardino di Palazzo Bianco. «Da un lungo e meticoloso lavoro delle soprintendenze e del Comune siamo arrivati al grande passo - spiega l'assessore Carla Sibilla - la restituzione di ciò che rimane dell'antica chiesa di San Francesco di Castelletto e l'inaugurazione di un nuovo spazio, molto grande, e prezioso: il giardino di Palazzo Bianco». Una galleria di vetro che è un'opera architettonica contemporanea realizza poi il nuovo collegamento tra Palazzo Bianco e Palazzo Tursi e sarà essa stessa uno spazio espositivo: « Il percorso infatti consentirà di presentare al pubblico i materiali ritrovati durante gli scavi - dice Sibilla - offrendo di fatto una nuova ala museale al complesso. Inaugureremo questo nuovo segmento del patrimonio di Genova a fine maggio, in occasione delle giornate dei Rolli, ma soprattutto in concomitanza con il primo decennale del riconoscimento del sistema dei Rolli Patrimonio Unesco».
Il clou dell'estate sarà in alto: sui Forti, che dopo qualche anticipazione nella stagione scorsa andranno al proscenio e diventeranno una nuova offerta turistica e culturale della città. «Si sta costruendo con l'assessore Porcile, un programma complessivo che riguarda il sistema dei Forti - conferma Sibilla - che diventeranno il contesto in cui saranno ospitati eventi teatrali, musicali ma anche sportivi. Si sta studiando anche un collegamento dedicato che li colleghi facilmente al centro città, con un autobus specifico».
A fine gennaio, s’inaugura come una mostra ma diventerà una nuova collezione permanente di Genova, “Ottocento da museo. Alberto Issel e i suoi amici artisti”: un percorso tra la Galleria d’arte moderna di Nervi e l’Accademia Ligustica. Un percorso nella pittura e scultura ottocentesca li- gure, trainata dal pittore (e scultore), Issel, garibaldino e appassionato di paesaggi. A fine febbraio, poi tra Palazzo Bianco e i musei di Strada Nuova, aprirà una preziosa mostra dedicata al virtuoso del segno, nel Settecento, Alessandro Magnasco. «In collaborazione con la Galerie Canesso di Parigi - spiega Sibilla - approderanno a Genova una ventina di opere di uno dei pittori più rappresentativi del Settecento europeo, tra cui alcuni inediti provenienti da musei e collezioni private italiani e stranieri ». A cercare il successo raccolto dai serpenti vivi, lo scorso anno, il museo di Scienze naturali, Giacomo Doria, dal 2 febbraio ha in serbo “Spiders”: una mostra con i più grandi esemplari vivi di aracnidi europei. Da marzo, si celebra invece dentro e fuori il museo, al Sant’Agostino, Genova medievale: “Una capitale del Mediterraneo al tempo degli Embriaci”. Sia negli spazi della chiesa sconsacrata sia nel museo, saranno esposti opere, manoscritti ma anche suppellettili e costumi dell’epoca. E il museo diventerà l’ombelico di una serie di percorsi medievali per la città che saranno inaugurati in quell’occasione. tutto questo, ovviamente, si aggiunge al tessuto di festival, eventi e rassegne ormai diventate storiche per Genova, dal Suq al Festival della Scienza. Da quattro mesi si sta riunendo un tavolo, tra operatori dell’accoglienza e Comune, per preparare la città all’invasione per il convegno eucaristico nazionale, programmato il 16-17 e 18 settembre. In cui arriverà anche papa Francesco e si sta già parlando di un prolungamento, fino a due giorni, della visita prevista inizialmente per solo una giornata. Sono attesi a Genova 1500 congressisti, accompagnati dai loro familiari: «Con operatori economici e culturali stiamo organizzando un sistema di programmi per fare assaggiare tutto il meglio di Genova a questi ospiti», aggiunge Sibilla.
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