SARDEGNA - Archeologia, ritrovata a Cuglieri un'iscrizione di epoca romana di Piero Marongiu 19 gennaio 2016 LA NUOVA SARDEGNA
Citata da La Marmora nel suo "Voyage en Sardaigne" si credeva perduta, ma è riapparsa negli scavi dell'antica Cornus
CUGLIERI. Del basamento contenente un’iscrizione che riporta al culto imperiale se ne conosceva l’esistenza fin dal 1828, grazie alle notizie riportate da Alberto Ferrero della Marmora nel suo “Voyage en Sardaigne”, ma di esso fino a pochi mesi fa si erano perse le tracce. Il prezioso reperto infatti è stato ritrovato lo scorso mese di maggio, ma la notizia è stata divulgata soltanto ieri, sulla collina di Corchinas, dove ci sono i resti dell’importantissima città di Cornus, durante la campagna di scavi archeologici condotta da Salvatore De Vincenzo, ricercatore dell’Università della Tuscia.
«Un altro tassello importante della storia della Sardegna romana che documenta interessanti aspetti relativi all’amministrazione dell’antica e importantissima città di Cornus, è venuto alla luce». Scrive De Vincenzo in una nota consegnata alla stampa. La grande base, classificata con il numero 7916, risalente al secondo secolo d. C. è stata rinvenuta sotto un cumulo di pietre, probabilmente ammassate dai contadini. Uno dei lati del basamento presenta un’iscrizione di undici righe (se ne conoscevano solo nove) che cita un personaggio (Torquato, figlio di Lucio) addetto al culto imperiale. Tale culto a Cornus è stato studiato da D. Fishwick e Paola Ruggeri (quest’ultima professore di Storia Romana dell’Università di Sassari) che lo hanno ben documentato: si conosce infatti un Marcus, già sacerdote cittadino e provinciale, che in virtù del suo importante ruolo viene ammesso nel senato di Karales.
L’importante reperto in calcare bianco, lo stesso impiegato per realizzare le statue di Mont’ e Prama, attualmente si trova nei locali dell’istituendo Museo Civico, dove viene studiato dallo storico Attilio Mastino. L’area di Corchinas dopo alcuni decenni di oblio sta restituendo reperti preziosi che consentiranno di ampliare le conoscenze sull’organizzazione sociale e sulla vita che si svolgeva nella città di Cornus. L’iscrizione sarà oggetto di prossima pubblicazione sulla rivista di Epigraphica dell’ateneo sassarese.
Questa mattina un gruppo di studiosi sottoporranno l’iscrizione a ulteriore indagine con l’apporto dello scanner laser.
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