Ercolano, Scavi autonomi da Pompei Angelo Agrippa Corriere del Mezzogiorno 20/1/2016
La Soprintendenza sarà «indipendente». Lunedì si decide sulla Capitale della cultura 2017
Gli Scavi di Ercolano avranno una Soprintendenza autonoma da Pompei. Condivide la scelta di Franceschini il soprintendente Osanna, che però precisa: «Il coordinamento scientifico resterà a Pompei». Anche il Parco dei Campi Flegrei — con i siti di Bagnoli, Baia e Bacoli — sarà gestito da un ente indipendente. Soddisfatti i sindaci Josi Della Ragione di Bacoli e Ciro Buonajuto di Ercolano, che lunedì potrebbe diventare Capitale italiana della cultura 2017.
NAPOLI. In Campania sorgeranno altri due presidî archeologici dotati di autonomia gestionale: il Parco archeologico di Ercolano e quello dei Campi flegrei. Lo ha annunciato il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini presentando in Senato il nuovo decreto che completerà la riforma del Mibact. Sia il Parco archeologico di Ercolano che quello dei Campi flegrei saranno gestiti da direttori selezionati attraverso bandi internazionali, così come già avvenuto in Campania per il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale, il Parco archeologico di Paestum e la Reggia di Caserta. A tutto questo si aggiunge il definitivo passaggio, già anticipato da Franceschini durante la sua recente visita a Napoli, del complesso dei Girolamini al Polo museale della Campania, a salvaguardia di un patrimonio culturale inestimabile che ha subito, di recente, gravissimi trafugamenti. «Ancora un passo avanti nella riorganizzazione dei beni culturali — ha affermato il ministro — e stavolta tocca alle Soprintendenze: il ministero viene ridisegnato a livello territoriale per rafforzare i presidii di tutela e semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione. Le nuove Soprintendenze parleranno con voce unica a cittadini e imprese riducendo tempi e costi burocratici». In tutta Italia si passa, dunque, dalle attuali 17 Soprintendenze archeologiche alle nuove 39 Soprintendenze unificate, alle quali si sommano le due speciali del Colosseo e di Pompei. «Per Ercolano — commenta il sindaco Ciro Buonajuto — è un’occasione straordinaria per valorizzare non solo gli Scavi, ma anche il contesto urbano, grazie al conseguente potenziamento della governance territoriale. Lunedì 25 gennaio sarà scelta la Capitale della cultura italiana del 2017 e mi piace considerare che l’istituzione del Parco archeologico di Ercolano sia uno straordinario segno di attenzione governativa per gli sforzi che stiamo compiendo sul territorio, sforzi che ora attendono anche il riconoscimento di Capitale della cultura. Non è un caso — aggiunge il primo cittadino — che con la svolta amministrativa e culturale che abbiamo impresso, negli ultimi sei mesi, siano aumentati di 15 mila unità i visitatori degli Scavi di Ercolano e di 30 mila presenze i turisti che hanno scelto come meta il Vesuvio». Il Parco archeologico dei Campi flegrei comprenderà i siti di Bagnoli, Baia e Bacoli, e anche per essi si preannuncia finalmente una riorganizzazione di sistema per promuoverne la capacità attrattiva. Almeno è ciò che spera il giovanissimo sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione: «Da tempo, prima con le nostre associazioni e ora come amministrazione comunale, abbiamo chiesto un’attenzione per i nostri siti. Abbiamo il Parco archeologico sommerso più grande del mondo, ma finora siamo rimasti schiacciati da Napoli e Pompei sotto il profilo della promozione culturale e turistica. Io ho 28 anni — continua il primo cittadino — e mi sono candidato a sindaco con l’obiettivo di fermare la fuga dei miei coetanei che per mancanza di lavoro continuano ad allontanarsi dai Campi flegrei. Ora, dopo la grave disillusione industriale, spero che la valorizzazione istituzionale delle nostre ricchezze possa rappresentare una giusta e valida alternativa per rimanere qui e restituire la giusta dignità sia alla popolazione che ai nostri autentici giacimenti culturali».
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