AGGIUS Il museo etnografico diventa più grande di Tonio Biosa 03 febbraio 2016 La Nuova Sardegna
Tornano visitabili, dopo l'ordinaria pausa di gennaio, il museo etnografico Meoc ed il museo del Banditismo, due poli culturali di grande importanza per il territorio, meta di tanti turisti. I due musei di Aggius riaprono nella settimana del Carnevale, appuntamento col divertimento che ha il suo epicentro nella dirimpettaia Tempio, per la quale i musei aggesi possono rappresentare un'attrativa complementare nelle giornate delle storiche sfilate. Nel frattempo il Museo etnografico Meoc si arricchisce di un'ulteriore struttura. Si tratta della confinante casa Peru, recentemente acquistata dall'amministrazione comunale e successivamente sottoposta ad un accurato e attento intervento di restauro e di adattamento ai nuovi specifici utilizzi. Destinazione già definita. La nuova struttura, infatti, costituirà la parte riservata alla tradizione del canto aggese, rappresentata dai cori che nel secolo trascorso la fecero conoscere al pubblico al di là dell'ambito regionale. Una tradizione rappresentata dai cori che animarono, tra l'altro, le serate mondane alla dannunziana villa del Vittoriale e quindi lo spettacolo teatrale "Ci Ragiono e canto" di Dario Fo, spettacolo della quale risultano principali interpreti Giovanni Andrea e Matteo Peru e Salvatore Stangoni, il "Galletto di Gallura" secondo l'intramontabile appellativo di Gabriele D'Annunzio. Nella nuova ala museale del Meoc, debitamente attrezzata, quella tradizione potrà rivivere attraverso registrazioni e filmati d'epoca, predisposti per la piena fruizione dei visitatori del museo, degli appassionati e dei cultori della musica e del canto etnici. Un' ulteriore appetibile proposta per i turisti, sardi e non, che faranno tappa ad Aggius.
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