TORINO-Il "padre" del Polo Reale diventa direttore dell'Archivio di Stato di Milano MARINA PAGLIERI Repubblica-Torino, 12/02/2016
Compagnoni si è anche occupato dei cantieri dei Giardini Reali e del restauro della cappella della Sindone: "Lascio la città con nostalgia e un prezioso bagaglio formativo"
A quasi un anno dal suo insediamento, Benedetto Luigi Compagnoni lascia l'incarico di Segretario regionale per i beni culturali del Piemonte per divenire direttore dell'Archivio di Stato di Milano. Il suo mandato torinese è iniziato nel marzo dello scorso anno, quando ha assunto il nuovo ruolo previsto dalla riforma del Mibact. In questo periodo ha diretto anche il Polo Reale, gestendo il passaggio alla fase di autonomia dei "Musei Reali", fino all'arrivo della direttrice Enrica Pagella, vincitrice la scorsa estate del concorso.
"Nei mesi della mia permanenza in questa splendida città - dice Compagnoni - ho avuto l'occasione di vivere un momento speciale, grazie a eventi quali l'Ostensione della Sindone, le rassegne culturali che si sono susseguite tra la primavera e l'autunno, lo svolgimento del World Forum of Local Economic Development, le visite del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, del Santo Padre, di Ban Ki-moon e di altre personalità di rilievo internazionale".
Compagnoni si è impegnato in questa fase per l'attuazione dei principi di trasparenza e anticorruzione dell'attività amministrativa, specialmente in materia di contratti e appalti, mentre nell'ambito della tutela ha organizzato l'attività della Commissione regionale per il patrimonio culturale. "Per quanto riguarda il Polo Reale - aggiunge - l'obiettivo prioritario è stato quello di guidare il processo per la sua costituzione in istituto autonomo, secondo le nuove norme previste dalla riforma del Ministero. Le diverse componenti di tale realtà sono state così accorpate in un unico museo, all'insegna di un percorso che, seppur in gran parte completato, richiede una fase di ulteriore sviluppo, ora portata avanti dal nuovo direttore".
Un lavoro il suo gratificato dal risultato dei 526.000 visitatori del 2015, con un incremento del 10% rispetto all'anno precedente. "Lascio Torino - conclude Compagnoni - con un po' di nostalgia e con l'orgoglio di aver maturato un prezioso arricchimento del mio bagaglio formativo e professionale. Verso la città mi resta dunque un debito di riconoscenza, almeno in parte colmato con lo sforzo che ho compiuto per raggiungere un importante traguardo: avviare alla conclusione il cantiere per la riapertura dei Giardini Reali e quello per il restauro della Cappella della Sindone, permettendo già dal 2017 la restituzione alla cittadinanza torinese e alla comunità scientifica di uno dei più noti gioielli dell'architettura barocca" . |