VITTORIO VENETO. Piazza Meschio, siglato l’accordo 09 marzo 2016 LA NUOVA VENEZIA
La storia di piazza Meschio comincia nel 2003. Il Piruea nasce nel 2005 e la convenzione con Edilvi è stipulata nel 2008 dalla giunta Da Re. I lavori cominciano nel 2009 ma - a causa dello stop della Soprintendenza alle lunette sulla facciata dell'ex casa di riposo e per i costi sopraggiunti a causa di scavi archeologici si arenano fino ad oggi. La giunta Tonon ha elaborato l'accordo tra Comune, Edilvi e Zurich. Edilvi si impegna ad ultimare il parcheggio interrato e le opere accessorie. Il Comune rinuncia per 90 anni alla servitù di uso pubblico su 40 parcheggi al primo piano interrato del garage sotto la piazza. Per questi stalli Edilvi rinuncia alla proprietà di superficie, che viene ceduta a Zurich, che si impegna a terminare la piazza in base al progetto 2014 (rivestimento a lastroni in pietra di Cugnan) e a realizzare la pubblica illuminazione, tutto entro un anno, nonché a terminare la copertura dei vani scala per l'accesso pedonale al park. Annullato il giudizio pendente al tribunale. (a.d.g.)VITTORIO VENETO Piazza Meschio vede la luce in fondo al tunnel: la maggioranza del sindaco Roberto Tonon, giunta e consiglieri, ha approvato martedì notte l'accordo che restituirà entro un anno la piazza alla città. Annuncia battaglia dura la Lega, con un ricorso alla Corte dei conti. La transazione, per il cantiere infinito che occupa interamente la piazza da ormai sei anni è dunque definita nei dettagli. È invece annullata la convenzione stipulata dalla giunta del ex sindaco Gianantonio Da Re con la ditta realizzatrice, la Edilvi di Villorba. Era questo l'accordo che guidava le parti sino ad ora. Cambia tutto e si passa all'accordo transattivo, in sostanza un "dare e avere" che coinvolge Comune, Edilvi e questa volta anche l'assicurazione Zurich che, ad ogni buon conto, aveva già richiesto un accertamento tecnico preventivo davanti al giudice nelle ultime settimane. Non si riscuote dunque la polizza assicurativa, come invece hanno chiesto a gran voce le minoranze capitanate dal consigliere comunale e segretario regionale della Lega, Da Re. Una delicatissima operazione al bilancino, guidata in aula dalla giunta, per voce del primo cittadino Tonon, sostenuto dai tecnici: l'avvocato comunale Barbara Colla e il superesperto, docente di architettura allo Iuav di Venezia ed ex assessore dello stesso Comune, Ezio Micelli. Questi hanno spiegato all'aula come la vittoria del Comune, in un eventuale contenzioso, sia tutt'altro che scontata, ricordando anche il precedente simile di piazza Marinai d'Italia dove il Comune ha perso ed ha pagato. E anche se fosse, la somma eventualmente riscossa è comunque da stimare piccola, 580mila euro rispetto al massimo di 1,4 milioni escutibili, questo per lo stato attuale dei lavori e le eventuali conseguenze di uno scontro davanti al giudice. Si è preferito quindi l'accordo, per non rischiare e per avere tempi brevi di realizzazione. Durissima la reazione delle minoranze, in un dibattito che è durato ben quattro ore filate. La Lega di Gianantonio Da Re ha annunciato il ricorso alla Corte dei Conti: «Vogliamo anche noi la sistemazione della piazza per i mescolini ma non faremo sconti a nessuno – ha spiegato Da Re –. L'accordo secondo noi non sta in piedi dal punto di vista economico. Zurich fa un atto francescano, dovrebbe dare 580mila euro se si riscuote la polizza ma si impegna per lavori da 790mila euro? E poi, quando si fa un'assicurazione si è coperti o no?». Il consigliere Matteo Saracino, per "Partecipare Vittorio", ha invece abbandonato l'aula in segno di protesta, dichiarando di volere comunque anch'egli una celere restituzione della piazza. Il sindaco Roberto Tonon ha spiegato a inizio di serata lo spirito della propria azione politica: «Dopo tutti questi anni desideriamo restituire la piazza alla città nel più breve tempo possibile, com'era nostro impegno con i cittadini». Sostegno pieno naturalmente dal Pd, arrivato per voce del capogruppo Marco Dus. Alberto Della Giustina
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