Brescia. L’esercito della bellezza cerca nuovi siti A. T. Corriere della Sera - Brescia 19/3/2016
Dall’ex tribunale alla Sala dei Cavalieri, le idee del Touring per aprire i palazzi
Divise: nessuna. Gradi: neppure. Sono armati solo dei depliant: l’esercito della Bellezza (i volontari del Touring Club) ha puntato un nuovo obiettivo. Il Club di Brescia ha spedito alla Loggia una proposta: vorrebbe aprire un altro palazzo, il quarto in città, al pubblico. All’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni sono arrivati almeno tre indirizzi: il Duomo Vecchio, palazzo Colleoni, l’ex tribunale, e la Sala dei cavalieri, in Broletto, 120 metri quadri di affreschi duecenteschi restaurati dal Comune.
Risposte per ora nessuna. Ma la Loggia potrebbe decidere entro il 4 aprile, giorno in cui il sindaco Emilio Del Bono consegnerà un’onorificenza ai 115 volontari del Touring di Brescia. Dal 2010 a oggi, quando è arrivata in città l’iniziativa “Aperti per voi”, il Club ha aperto alle visite tre posti: palazzo Martinengo e la chiesa di Santa Maria della Carità, entrambi in via Musei, e quella di San Giorgio, di proprietà della Provincia.
Dati aggiornati all’anno scorso: in cinque anni, le guide hanno spiegato architetture barocche, volte a tutto sesto e antichi palazzi a oltre 100 mila turisti. L’idea di mettere l’esercito della bellezza ai turni forzati (fino al 25 marzo accoglieranno gli ospiti anche alla mostra sul trasporto «In carrozza!», allestita allo Urban Center) aveva iniziato a girare già a febbraio 2015: quando Irina Martinotti Banzola, viceconsole del Tci, aveva confessato che il Club stava pensando a un altro posto in cui mettere le proprie guide ma che non era ancora stato firmato nessun accordo con il Comune (i volontari di Brescia sono tra i più numerosi in Italia).
Con la Loggia è stato fissato un appuntamento la scorsa settimana: il Club è arrivato con la lista di preferenze ma è ancora tutto da decidere. Scocciature da considerare: a palazzo Colleoni potrebbero arrivare nuovi inquilini, il sindaco pensa di farci una casa delle associazioni. E gli spazi sarebbero troppo ampi da gestire per i volontari: potrebbero occuparsi solo di qualche stanza.
La Sala dei Cavalieri, affrescata con i ghibellini incatenati, crocifissioni e la pace di Berardo Maggi e restaurata con un costo da quasi un milione di euro, è stata aperta anche dal Fai in qualche sabato sporadico, ma ci sono problemi di accesso che andrebbero risolti e in ogni caso le visite potrebbero essere per un gruppo ristretto di persone. La scelta, comunque, spetta alla Loggia: l’assessore Tiboni potrebbe offrire all’esercito della Bellezza anche altre destinazioni.
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