Verona. Il nuovo Arsenale tra cupole in vetro e passerelle sospese Lillo Aldegheri Corriere del Veneto - Verona 22/3/2016
Italiana Costruzioni, project da 44 milioni
VERONA. Progetto da 44 milioni, concessione quarantennale, e soprattutto recupero e ristrutturazione con aspetti «spettacolari». Il nuovo project di Italiana Costruzioni (definito «affascinante» da Tosi) prevede cupole in vetro e acciaio nel corpo centrale e una audace passerella sospesa.
VERONA L’idea più spettacolare è quella di una grande cupola in vetro ed acciaio, al di sopra della Corte Centrale, con all’interno una passerella che sembra sospesa nell’aria e da cui si potrebbe godere una visione panoramica mozzafiato dell’intera città. È questa la novità di maggiore effetto registrata ieri all’illustrazione del project financing per il recupero e il riuso dell’Arsenale di Borgo Trento, effettuata a Villa Reale di Monza, presenti il leader di Italiana Costruzioni, Attilio Navarra, i progettisti dello studio 5+1AA Alfonso Femia e Giorgio Ferrari, gli assessori Edoardo Lana e Alberto Bozza e i consiglieri comunali Marco Bacchini, Katia Maria Forte, Antonia Pavesi (tutti della Lista Tosi) e Fabio Segattini (unico del Pd ad aver voluto essere presente) e diversi tecnici municipali. In estrema sintesi, il 33% dell’area sarebbe destinato ad usi commerciali, mentre lo spazio rimanente rimarrebbe pubblico. Il costo complessivo sarebbe di circa 44 milioni di euro, cui il Comune parteciperebbe col suo «tesoretto» di 12 milioni (il 24% del totale). La durata della concessione in uso sarebbe da definire tra i 40 e i 48 anni. Verrebbero mantenuti tutti gli edifici storici, abbattendo invece le aggiunte successive. Cittadella del gusto
Nella Corte Centrale (coperta appunto dalla struttura in vetro ed acciaio) vi sarebbero sia spazi dedicati ad eventi culturali e all’arte contemporanea, sia una «cittadella del gusto» su cui torneremo tra poco. Le attività previste nella Palazzina Comando non sono museali, preferendo esposizioni non permanenti e realizzando un auditorium da 450 posti. Nella Corte est è prevista una «Città dei ragazzi» mentre in quella a ovest si concentrerebbero le attività culturali ed i servizi direzionali. Le attività private prevedrebbero un ristorante, un bar ma soprattutto, appunto, una «cittadella» legata alle eccellenze enogastronomiche di Verona. Il grande parco potrebbe infine ospitare spazi per l’arte, eventi, mostre e mercatini. Propositi
Il leader di Italiana Costruzioni, Attilio Navarra, ha spiegato che un progetto del genere va valutato alla luce di «quattro sostenibilità: economica, finanziaria, sociale e culturale. Anche per evitare che sorgano cattedrali nel deserto poi abbandonate magari per problemi di costosa manutenzione». A Verona - pochi finora se ne ricordavano - l’Italiana Costruzioni ha realizzato anche il restauro del Palazzo della Ragione: «Allora – spiega Navarra – fu un progetto davvero vincente, anche se noi eravamo solo azienda appaltatrice, su di un progetto di Tobia Scarpa. Ma conoscemmo da vicino Verona, con le sue potenzialità culturali e sociali, oltre che economiche». C’è chi storce il naso sentendo il termine «centro commerciale» abbinato ad un’area così preziosa. Usi commerciali
Ma Navarra risponde che «di usi commerciali possono essercene di molti tipi. Noi pensiamo a creare una piccola Città del gusto, e Verona ha delle autentiche eccellenze nel ‘food and drink’: sarebbe bello realizzare qualcosa di nuovo in questo settore partendo anche da queste eccellenze». Il sindaco Flavio Tosi si limita ad un primo giudizio, ma decisamente positivo. «Il proponente è già una valida garanzia – dice - e la proposta è affascinante e avveniristica, in particolare per quella Corte centrale con copertura in vetro e acciaio, con la possibilità di fare una passeggiata sospesi nell’aria, ammirando l’intera città dall’alto». Confronto
Lo stesso Tosi precisa poi che si è solo all’inizio. “Ci sarà da confrontarsi con la Soprintendenza, ovviamente, ma la proposta è affascinante e credo riesca ad armonizzare bene antico e moderno, Ora parte la fase del confronto coi tecnici, la Sovrintendenza, la giunta e il consiglio comunale. Ma la partenza è ottima anche se – conclude il sindaco – l’Amministrazione si riserva di chiedere alcune modifiche e inserimenti per alcune attività pubbliche»
Dal fronte politico opposto, positivo anche il commento di Fabio Segattini, consigliere comunale del Pd, unico di opposizione ad aver affrontato la trasferta. «Oggi all’Arsenale ci sono praticamente macerie – dice Segattini – ed è indispensabile fare qualcosa. Un progetto del genere potrebbe dare nuova vita all’intero Borgo Trento. La società proponente è seria, e l’ha dimostrato già al palazzo della Ragione. E credo sia anche giusto che esista un ritorno economico per l’impresa stessa: qui non possiamo aspettare sempre e solo l’intervento della Fondazione Cariverona. Dobbiamo saper coinvolgere anche altri imprenditori privati. E interventi come questo – conclude Segattini - possono essere un volàno».
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