Verona, Arsenale. Il Comitato è già sul piede di guerra: «Quelle vetrate, troppo impattanti» l. a. Corriere del Veneto - Verona 23/3/2016
Ma il Pd ribadisce: questa è la strada
VERONA. Arsenale, il giorno dopo. A 24 ore di distanza dalla presentazione del progetto per il recupero della grande area nel cuore di Borgo Trento, commenti diametralmente opposti, con una netta apertura al dialogo da parte del Pd ed un secco no da parte invece del Comitato Arsenale.
Itali Monaco, che del Comitato è portavoce, sottolinea che «dal punto di vista architettonico, l’elemento caratterizzante il progetto è l’enorme volume vetrato che andrebbe a coprire e chiudere il cortile della Corte Centrale, proposta che snatura in modo inaccettabile lo spirito del complesso. Ricordiamo – aggiunge - che un’analoga proposta, ma molto meno impattante, avanzata da Rizzani de Eccher era stata bocciata, senza se e senza ma, dalla Soprintendenza». Quanto alla vista panoramica della città, secondo Monaco «consisterebbe nei condomini di Borgo Trento, nella chiesa di San Zeno ed in Castelvecchio, ovvero più o meno quello che si può vedere già ora dalla Palazzina Comando». Sempre secondo il Comitato «la descrizione sembra ridurre al minimo quelle classificabili come servizio pubblico. Si parla genericamente di attività culturali, di tipo formativo con altri uffici, di Città dei ragazzi, mentre la corte centrale, vero cuore dell’Arsenale, appare sostanzialmente un vero e proprio centro commerciale di oltre 8.000 metri quadri, e la proposta comporta lo spostamento di tutte le attività del Museo di Storia Naturale. Quanto alla spesa – conclude Monaco - il confronto non può essere fatto solo fra l’importo dei lavori (44 milioni) ed il corrispettivo versato dal Comune(12 milioni), ma va tenuto conto del reddito che il concessionario ricaverebbe dalla gestione delle attività».
Diverso, come dicevamo, il giudizio dei vertici del Pd veronese. Dopo il parere positivo di Fabio Segattini (unico consigliere d’opposizione ad aver partecipato direttamente alla presentazione), ecco infatti la prima valutazione congiunta del segretario provinciale del partito, Alessio Albertini e del segretario cittadino, Orietta Salemi. Secondo i quali «al di là dei particolari del progetto presentato ieri, siamo convinti che la strada intrapresa sia giusta, perché una partnership sana tra privato e pubblico è l’unica via per salvare l’Arsenale e restituirlo alla città. L’alternativa – sottolineano i due leader del Pd - sarebbe lasciare tutto al degrado o, peggio, consegnare uno dei nostri gioielli a speculatori senza alcun riguardo alla tutela del bene pubblico e della bellezza, che a Verona va invece difesa e promossa con forza». |