LUCCA «No all’albergo a Porta S.Gervasio» 19 aprile 2016 il tirreno
Con un documento protocollato ieri presso il Comune e la Soprintendenza di Lucca, Italia Nostra torna a ribadire il suo "no" alla realizzazione di un albergo a Porta San Gervasio mettendo in evidenza le motivazioni che spingono l'associazione per la salvaguardia e la conservazione dell'ambiente e del territorio a opporsi. Secondo Italia Nostra infatti, la trasformazione di Porta San Gervasio in una struttura ricettiva «destina il bene a un interesse privato». «L'operazione non può avere corso - si legge nel documento di Italia Nostra - perché il Codice dei Beni Culturali (D.LGS. n.42/2004) prevede che il Comune, al pari dello Stato, delle Regioni e delle Province, debba assicurare e sostenere la conservazione del patrimonio culturale e favorirne la pubblica fruizione (art.1 comma terzo), ma anche che i beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica siano destinati alla fruizione della collettività (art.2 quarto comma. Inoltre il Comune può concedere a un privato l'uso di un bene culturale di proprietà, solo per finalità compatibili con la destinazione culturale del bene medesimo (art.106 primo comma). Inoltre - continua Italia Nostra - la concessione in uso è subordinata all'autorizzazione da parte della Direzione Regionale della Soprintendenza (D.P.R.n.233/2007, art17 comma 3 lett.L) a condizione che il conferimento garantisca e assicuri: la conservazione e la fruizione pubblica del bene e la compatibilità della destinazione di uso con il carattere storico artistico del bene (art.106 comma 2bis) perché, in violazione dei suddetti inderogabili precetti di legge, la trasformazione della Porta San Gervasio in albergo sottrae il bene culturale alla pubblica fruizione, cancella irreversibilmente l'idea stessa dell'originaria funzione del monumento e destina il bene, per un interesse privato, ad un uso incompatibile con la sua destinazione culturale». «Italia Nostra -conclude il documento - seguirà con la massima attenzione l'evolversi della vicenda in ogni suo passaggio procedurale e segnalerà alla cittadinanza e alla autorità competente ogni deviazione dai precetti legislativi».
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