L’arte del Friuli in tante piccole guide di Melania Lunazzi 20 aprile 2016 IL MESSAGGERO VENETO
Una collana è stata presentata nella sede della Fondazione Crup di Udine: si chiama “Monumenti storici del Friuli” ed è un’iniziativa della Deputazione di Storia Patria
UDINE. La storia dell’arte. Cosí bella, cosí nobile, ma spesso cosí distante. Soprattutto a partire dai libri, ponderosi volumi dai costi non sempre economici. Ma ad avvicinare un pubblico piú vasto alla conoscenza dei beni culturali e degli edifici sacri (e no) che li custodiscono, in Friuli, ci pensa ora la collana di guide presentata nella sede della Fondazione Crup di Udine. Si chiama “Monumenti storici del Friuli” ed è un’iniziativa della Deputazione di Storia Patria coordinata da Giuseppe Bergamini, partita in silenzio già dodici anni fa (2004) e giunta ora al volume numero 73, fresco di stampa e dedicato alle chiese di Valeriano. Settantatré agili guide in formato tascabile che arrivano a una sessantina di pagine, ricchissime di fotografie, realizzate con spirito divulgativo. Con ciascun libretto dedicato a una chiesa o a gruppi di chiese o a edifici di pregio di località comprese nelle province di Udine e Pordenone, la collana è un invito a percorrere il nostro territorio. Un invito che non a caso cade nel quarantennale del terremoto, dopo il quale molte chiese e monumenti oggi visibili sono stati restaurati e ricostruiti. «A volte si sente dire che il Friuli sia una terra di serie B per la cultura, ma non è affatto cosí - sottolinea Bergamini -. Abbiamo un patrimonio enorme e in questa collana abbiamo fatto confluire beni prestigiosi assieme a piccole chiese e opere meno note, spesso salvate dall’oblío grazie all’opera di validi restauratori e del Centro di catalogazione di villa Manin». Un’opera utile non solo ai friulani, ma anche ai visitatori, dato che molte guide sono tradotte in piú lingue. «La nostra storia e la nostra identità culturale sotto forma di beni e monumenti appartiene per il 90% alle chiese - cosí Lionello D’Agostini, a nome della Fondazione Crup, dal 2004 sponsor principale dell’iniziativa - abbiamo il dovere morale di riscoprirle». «In sei anni e mezzo da vescovo ho visitato e pregato in piú di seicento chiese friulane - cosí il vescovo Bruno Mazzoccato -. Qui una grande tradizione di fede ha generato arte e cultura. Questa è un’operazione di valore che dimostra ancora una volta come il territorio si presti al turismo religioso». Un plauso all’iniziativa anche da parte della Soprintendenza: «Sono qui da pochi mesi - cosí il soprintendente Corrado Azzollini - e posso dire che il Friuli non ha nulla da invidiare agli altri territori. Questa pubblicazione ha il pregio di aver trattato anche i beni meno noti». |