Progetto Pompei l'Anac di Cantone censura Osanna per una nomina ANTONIO FERRARA 24 aprile 2016 la repubblica
PER l'Autorità nazionale anticorruzione il direttore della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna è incorso in una "ipotesi di conflitto di interessi" durante l'iter di selezione delle professionalità da destinare, con contratto di collaborazione professionale per dodici mesi, alla segreteria tecnica del Grande progetto Pompei, così come previsto da un bando del 2014.
L'Anac di Raffaele Cantone, in una delibera della scorsa settimana, ha rilevato "la sussistenza di un'ipotesi di conflitto di interessi" nei confronti di Osanna, nella sua veste di responsabile del procedimento e come presidente della Commissione di concorso.
Secondo la ricostruzione dell'Anac, uno dei candidati, risultato poi secondo classificato (con lui fu poi stipulato il contratto), sarebbe stato nel 2012 vincitore di una borsa di ricerca della fondazione Von Humboldt presso la scuola di specializzazione di Matera, all'epoca diretta dal professore Osanna, nonché coautore di un volume curato insieme allo stesso Osanna, prima che l'archeologo venisse nominato alla guida della Soprintendenza di Pompei nel gennaio del 2014.
«Non conosco il provvedimento dell'Anac - spiega Osanna - né mi è stato notificato. Lo leggerò ovviamente con la dovuta attenzione appena ciò avverrà. Ricordo che quando ci fu la selezione per scegliere i 10 componenti la segreteria tecnica del Grande progetto Pompei, alcuni esclusi, come nel loro diritto, fecero ricorso e scrissero anche a Cantone. A seguito di quei rilievi ci fu un'accurata ispezione ministeriale inviata da Roma che alla fine non rilevò alcuna anomalia o illegittimità».
In un orientamento espresso nell'ottobre 2014 l'Autorità affermò che "qualora sussista un conflitto di interessi anche solo potenziale, l'obbligo di astensione dei pubblici dipendenti costituisce una regola di carattere generale che non ammette deroghe ed eccezioni".
Osanna ricostruisce così la vicenda. «Alla selezione un mio allievo risultò subito primo per titoli. Poi ci furono i colloqui orali e alla fine la commissione lo classificò al secondo posto in graduatoria. Sono stati proprio gli ispettori ministeriali a rilevare nella loro relazione come la situazione in cui nello stesso concorso pubblico siano presenti professori come esaminandi e allievi diretti come candidati è assolutamente comune. E ciò non inficia affatto le procedure. Anche nel caso di Pompei è accaduto questo: un mio allievo è risultato tra i primi già solo per titoli e poi ha lavorato nella segreteria tecnica».
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