VOLTERRA All’anfiteatro si scava per rivelarne la reale grandezza 01 maggio 2016 IL TIRRENO
Hanno preso il via gli scavi all'anfiteatro romano di Porta Diana, quelli che dovrebbero rivelare l'esatta grandezza della storica struttura. L'operazione, della durata di quindici giorni, è condotta dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana, insieme alla ditta Soing di Livorno. Archeologi e tecnici con strumenti super innovativi al lavoro, dunque, per definire la grandezza dell'anfiteatro che dovrebbe avere una dimensione superiore ai 60 metri per 80, a forma ellittica, ipotizzati in un primo momento. «Come minimo siamo di fronte a una grandezza di 75 per 90 con il centro spostato verso la collina opposta al cimitero - spiega Elena Sorge, funzionaria della Soprintendenza - Per ora siamo nel campo delle proiezioni informatiche dopo le rilevazioni della ditta Soing effettuate alcuni mesi fa. Ora, però, dovremo trovare riscontri con lo scavo che stiamo effettuando in questi giorni, in modo da essere più precisi per gli interventi futuri». Già, perché dopo questo intervento, con molta probabilità, saremo al punto di cominciare a scrivere un piano di scavo vero e proprio contenente i costi necessari a far riemergere se non tutto l'anfiteatro, almeno una parte molto significativa. E il passo successivo sarà quello di fare un piano finanziario con richiesta di fondi al Governo e la ricerca di risorse economiche da privati. E il fatto che la scoperta sia più grande di quanto ipotizzato all'inizio del cammino di questa fantastica storia, non spaventa più di tanto Elena Sorge: «Non credo che sarà possibile abbattere una collina, del resto ci sono tanti siti archeologici molto importanti nel mondo che non sono completamente rivelati. Se riuscissimo a fare altrettanto all'anfiteatro di Volterra sarebbe una grande conquista». (a.q.)
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