TOSCANA - «Salvare Nicosia si può, mandate una mail a Renzi» di Sharon Braithwaite 30 maggio 2016 IL TIRRENO
CALCI Una mail per salvare l'antico convento di Nicosia. Il Comune invita i cittadini a segnalare al governo il complesso monumentale da anni in precarie condizioni, inviando un messaggio a bellezza@governo.it. Il 9 maggio l'esecutivo di Matteo Renzi ha emanato un avviso che consente a tutti gli italiani di proporre beni culturali sui quali investire risorse pubbliche. Per recuperare alcuni luoghi culturali dimenticati, infatti, mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino a domani, 31 maggio, è possibile segnalare un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare e un progetto da finanziare. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse e i fondi saranno stanziati entro il 10 agosto. Il complesso monumentale, composto dalla chiesa di Sant'Agostino e dal convento, fu edificato tra il 1259 e il 1264 da Ugo da Fagiano, vescovo di Nicosia a Cipro. La struttura ospitò i frati agostiniani e dopo anni di splendore alternati a periodi di miseria, gli ultimi ad abitarlo furono i frati francescani che lo abbandonarono circa mezzo secolo fa. Da allora il complesso versa in stato di degrado e negli anni è stato oggetto di atti vandalici. È aperto al pubblico solo due volte l'anno, grazie al costante impegno dell'associazione "Nicosia nostra". Nata nel 2004 per tutelare e valorizzare il complesso, con l'intento di ristabilire quel legame storico, culturale e soprattutto affettivo che esisteva un tempo tra il convento e gli abitanti della zona, il gruppo di volontari organizza ogni anno eventi per focalizzare l'attenzione sulle precarie condizioni del monumento. Le iniziative più conosciute sono "il presepe che cresce" e "le camelie del chiostro", la cui decima edizione si è svolta il 10 aprile. Più di 1.000 persone hanno partecipato all'"abbraccio" umano lungo il perimetro del convento: segno che la popolazione locale è ben consapevole del valore del complesso di proprietà demaniale. «Tutti insieme, associazioni, amministratori e cittadini, per la Certosa di Calci abbiamo fatto molto ed infatti nel corso del 2015 ben 3,5 milioni di euro sono stati stanziati per gli interventi più urgenti - dice il sindaco Massimiliano Ghimenti, ricordando anche la partecipatissima campagna dei "luoghi del cuore" del Fai - È la dimostrazione che una comunità unita può raggiungere risultati inaspettati». L'amministrazione comunale nei contatti avuti con il Ministero ai Beni Culturali ha presentato anche la necessità di recuperare il convento di Sant'Agostino in Nicosia. Nel marzo 2015 il primo cittadino, in visita al Mibact, consegnò al ministro Dario Franceschini un dossier sulla Certosa e sul vicino convento di Nicosia, nella convinzione che il loro recupero debba avvenire in sinergia. Secondo l'amministrazione, infatti, Nicosia potrebbe diventare la foresteria della Certosa, un luogo ricettivo, con spazi destinati anche ai convegni. Secondo le ultime stime, recuperare il convento di Nicosia costerebbe tra i 15 e i 20 milioni di euro. «Oggi è opportuno non perdere questa ulteriore opportunità di segnalare un altro luogo del nostro territorio che deve essere "salvato". Ed è necessario che a segnalarlo siano i cittadini, da qui nasce il nostro appello alla popolazione - aggiunge Ghimenti - Al di là della possibilità concreta di ottenere finanziamenti, l'obiettivo è anche quello di far sapere a livello nazionale quanto teniamo al complesso di Nicosia».
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