Napoli Nei Decumani transennati caos e proteste Alessandro Chetta Corriere del Mezzogiorno 9/7/2016
Napoli. Proteste, richieste di spiegazioni ma anche composta rassegnazione al varco che sbarra l’ingresso in via San Biagio dei librai. C’è la sfilata di Dolce & Gabbana e una porzione di cardi e decumani, ieri a mezzogiorno, ha chiuso i battenti anche ai pedoni. I meno preparati, un po’ anzianotti, s’annebbiano: «Ma quando è stato decisa questa cosa? E poi chi è Dolce Gabbiano (sic)?». I pronti al peggio da giorni s’arrabbiano comunque e sono scintille coi pazientissimi agenti municipali. Il solleone ci mette il carico da novanta. Inevitabile fila, qui come in via Tribunali, il clou. Frotte di turisti («street closed» traducono i vigili) e napoletani «rimbalzati», come da pessimo slang di movida.
A chi deve recarsi in via Duomo suggeriscono un impietoso “fate il giro”. Dal Rettifilo, con 32 gradi all’ombra. Non manca chi pensa positivo: «E’ un’iniziativa che fa bene alla città». I residenti (non tutti) sbuffano, alterano la voce: «Io abito a San Nicola a Nilo!». Serve il documento che attesti il domicilio. Frugano in borsa e nel portafogli, esibiscono, e solo allora via libera. Per un giorno diventa San Biagio alla dogana. Agli studenti universitari di Sociologia è stato invece risparmiato lo stress di farsi identificare.
E già perché la Federico II ha deciso di chiudere il dipartimento di scienze sociali, situato a due passi da San Gregorio armeno, cuore del defilè. Gli amministrativi sono stati messi in ferie forzata, ma è anche stata data facoltà di recupero orario nei prossimi mesi. Matricole e laureandi invece al mare.
La direttrice del dipartimento Enrica Amaturo ha spiegato: «Sapevano da un po’ di tempo della manifestazione e siccome sarebbe stato complicato gestire il gran flusso di studenti abbiamo deciso così». Un avviso laconico sul sito web, comparso solo ieri, ha avvertito tutti. Venerdì si chiude “per i festeggiamenti della maison”. Niente esami. Dieci secoli d’istruzione scricchiolano sotto il peso d’un sandalo caprese. La sede dell’Orientale di Palazzo Corigliano invece lambisce soltanto la zona rossa. Perciò è aperta regolarmente. Qualche prof dell’Orientale, evitiamo nomi, si dice esterrefatto dello stop della Federico II: «Questo è lo stato degli atenei in Italia». Passano 4 giovani in t-shirt e skinny neri, con l’elegante trolley del make up. Loro passano facile. La password che tutto può è: «Dobbiamo truccare le modelle».
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