ISTANBUL- Golpe in Turchia, sospesi i lavori Unesco: slittano le iscrizioni al Patrimonio dell'Umanità ARTURO COCCHI Repubblica, 16/07/2016
IL GOLPE (fallito) coglie di sorpresa anche uno dei massimi organismi sovranazionali, l'Unesco che stava portando a termine l'annuale sessione della Commissione World Heritage", quella deputata a iscrivere nuovi siti nell'ambita lista del Patrimonio dell'Umanità. L'assemblea era in corso a Istanbul dal 10 luglio. Il tutto si sarebbe dovuto protrarre sino a mercoledì 20. Una laconica nota diramata dall'agenzia delle Nazioni Unite per l'Educazione e la Cultura, leggibile anche nel sito della stessa, recita che "la 40ma sessione della Commissione è sospesa fino a nuovo ordine" e che "maggiori informazioni saranno trasmesse non appena possibile".
I lavori si erano regolarmente conclusi anche ieri sera con l'iscrizione dei primi nove siti (in Cina, India, Micronesia, Grecia, Turchia, Regno Unito, Montenegro-Serbia-Bosnia, Iran e Spagna)- sulle 29 nomination di quest'anno, nessuna delle quali italiana - La riunione ha luogo una volta l'anno, di solito a inizio estate, ogni anno in un Paese diverso. A decidere le nuove iscrizioni è un "Comitato del Patrimonio", composto da 21 Paesi dei 195 che sono parte dell'Agenzia. Nei giorni scorsi il Comitato aveva esaminato lo stato di salute di alcuni dei siti già inclusi nella lista World Heritage, collocando nella black list delle località "endangered" (cioè a rischio di sopravvivenza), tutti i cinque siti libici - Cirene, Leptis Magna, Sabatha, Tatrart Acacus e Ghadames - oltre al centro storico di Shakhrisyabz, nell'Uzbekistan. Aveva invece rimosso da questa lista i monumenti di Mtskheta, in Georgia - come accade ogniqualvolta che, per fortuna, vengon meno le condizioni sociopolitiche e/o ambientali che mettono a repentaglio il sito. Ieri, l'avvio della sessione dedicata alle new entry, che sarebbe dovuta continuare tra oggi e domani. |