ROMA-Beni culturali: il concorsone con le domande da terza elementare Claudia Carotenuto www.lultimaribattuta.it, 29/07/2016
“Di che materiale sono fatti i Bronzi di Riace?” Non è una barzelletta. Ma una delle domande per entrare al Ministero dei beni culturali. Già.
500 posti per 20.000 iscritti. Selezione durissima? Insomma. In questi giorni si stanno svolgendo le prove del concorsone pubblico indetto dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo per 130 posti da architetto, 95 da archivista, 90 archeologo, 80 restauratore, 40 come storico dell’arte e così via. Il problema non sta nell’aver indetto un concorso pubblico dopo quasi un decennio, ma nella scarsa serietà delle domande sottoposte ai canditati. Alcune troppo facili, altre addirittura errate o imprecise.
OFCS Report ed Emergenza Cultura, soggetto nato da un gruppo di associazioni e professionisti del settore in posizione critica verso il governo Renzi e il Ministro Franceschini, hanno scovato la maggior parte degli orrori. Primo tra tutti quello di chiedere a dei professionisti il materiale con cui sono stati realizzati i Bronzi di Riace, che è un po’ come chiedere il colore del cavallo bianco di Napoleone. Ma non è finita qui. C’è anche “Come è denominato il più grande complesso termale della Roma antica costruito tra il 298 e il 300 d.C e costituente oggi una delle sedi del Museo Nazionale Romano?” Tra le opzioni le Terme di Diocleziano, le terme di Stigliano, o quelle di Saturnia. Domanda che neanche ad un compito in classe di Storia dell’arte in prima liceo.
E ancora. “La statua bronzea del pugilatore conservata al Museo Nazionale Romano è firmata da un autore Greco, quale?” Peccato che l’opera non sia mai stata attribuita a nessun artista, né Polidoros, né Apollonios, né tantomeno Atenodoros, come suggerivano le probabili risposte. Stessa cosa vale per la domanda “I banchi lignei della Biblioteca Michelangiolesca a Firenze furono realizzati da… a) Giorgio Vasari b) Baccio Bandinelli c) Giovanni Battista Tasso e Antonio di Marco di Giano, detto il Carota”. Neanche qui tra le risposte c’è quella corretta. Il Vasari attribuisce la paternità agli intagliatori di Giovan Battista del Cinque e a Ciapino.
Ad ogni modo, i quiz sono stati affidati alla società Formez-Ripam che cura il reclutamento della Pubblica Amministrazione e da cui è stato garantito che i 24 quesiti errati verranno eliminati dai 46000 delle prove pre-selettive. Nel frattempo Emergenza cultura denuncia “il pressappochismo e la sciatteria con cui sono stati redatti i quesiti che devono selezionare i professionisti che saranno preposti alla tutela del nostro patrimonio culturale”. Come dargli torto. |