FIRENZE - Sos Accademia: "Servono spazi 4 milioni di turisti non entrano più" LAURA MONTANARI 29 luglio 2016 LA REPUBBLICA
LA Galleria dell'Accademia ha fame di spazi. «Di tanti spazi» precisa al telefono mentre corre a prendere una aereo la direttrice Cecilie Hollberg. «Lancio un appello ai ministeri: dobbiamo ampliarci alla svelta. Da qui passano quattro milioni di visitatori l'anno e il trend è in continuo aumento ». Spazi espositivi, ma non solo: anche guardaroba, punto di ristoro, uffici, archivio, studi per chi lavora e fa ricerca, impianto di climatizzazione: «Pensi che oggi teniamo chiusa una sala con i fondi oro per appoggiare le opere in entrata o per "parcheggiare" i prestiti, insomma è un tetris continuo delle stanze».
La direttrice racconta anche che per sollecitare risposte dal governo, in occasione di un evento privato in Galleria, ha teso «un'imboscata» al premier Matteo Renzi sottolineano l'urgenza della sua richiesta. «Mi sembrò interessato, ma devono arrivare le risposte. È dal 1911 che l'Accademia ha bisogno di spazi e che li chiede: non è più rinviabile. Sono una necessità ». Così la direttrice vuole un riunire vari soggetti intorno a un tavolo: oltre alla Galleria si siedano anche i vicini di casa dell'Accademia di Belle Arti a loro volta alla ricerca di aule per gli studenti, oltre naturalmente al Comune di Firenze e al ministero dei Beni culturali e dell'Istruzione.
Hollberg non vuole dire esplicitamente che l'area di espansione è naturalmente quella dell'Accademia di Belle Arti, ma lo si intuisce e basta consultere una carta di quella fetta del centro per capirlo: «Bisogna trovare soluzioni soddisfacenti per tutti». Questione personale: l'organico piange e la direttrice ricorda come manchino 4 addetti su 10. «Anche in questo campo serve un intervento urgente è da dicembre che scrivo al ministero: ci manca il 40% del personale: dagli architetti, agli informatici, i custodi, gli addetti al funzionamento del museo. Sono costretta a occuparmi personalmente di problematiche strettamente tecniche».
Intanto però l'Accademia progetta un nuovo sito web e imminenti lavori nella sala del Colosso dove «le opere sono troppo pigiate». Insieme a questo restauri e nuove mostre.
A margine Cecilie Hollberg ha risposto anche alla surreale idea lanciato da qualcuno a San Pietroburgo dove è esposta una copia del David, di coprire le parti intime dell'opera. Non si capisce quanto la cosa sia seria o una provocazione. Di certo la direttrice che custodisce il David originale assicura che «non verrà toccato. Mi viene semplicemente da ridere, tanto è assurda l'idea».
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