Roma. «Pienone» di turisti, lunghe file ai monumenti Valeria Costantini Corriere della Sera - Roma 15/8/2016
La Capitale si svuota dei suoi abitanti, ma si riempie di turisti. Tutti in coda in questi giorni sotto il sole d’agosto per visitare le decine di monumenti della città, le piazze storiche e i siti archeologici. Record di file a San Pietro e al Colosseo, assediate piazza di Spagna, Fontana di Trevi e il Pantheon. Sembra cambiato il turismo di massa. Grande affluenza di visitatori dal Sud America e dal continente asiatico, Cina e Giappone in testa; calano invece le presenze di turisti inglesi e americani, gli ospiti tipo dell’estate romana. Poche anche le comitive, i gruppi di viaggio che solitamente affollavano le vie del centro.
Roma svuotata di romani ma affollata di turisti. La cartolina dell’agosto 2016 racconta una Capitale con una buona di affluenza di stranieri, code e periferie semi-deserte.
Se le mète preferite dei residenti rimasti in città restano le vicine località di mare, le preferenze dei visitatori confermano il grande appeal storico-archeologico di Roma. L‘allerta terrorismo internazionale e la paura non sembrano aver influito sul desiderio di viaggiare: nemmeno i luoghi più frequentati - quindi possibili obiettivi di attacchi mirati - sono stati evitati dal turista di turno. Lunghe le file anche ieri a San Pietro per l’appuntamento dell’Angelus: in centinaia ieri si sono armati di pazienza e hanno atteso il proprio turno per passare, attraverso minuziosi controlli, i metal detector. Nonostante le alte temperature, la fiumana di appassionati d’arte era bene visibile di fronte all’entrata per i Musei Vaticani fin dal mattino.
Ad ogni spettacolare monumento, ogni angolo pittoresco della Capitale coincide la calca colorata e sorpresa dei visitatori. Come punti rossi su una mappa cittadina altrimenti scarna di presenze. Dal Pantheon alla panoramica vista dell’Altare della Patria, nessuno scorcio della Città Eterna sfugge alle macchine fotografiche e al selfie souvenir: «Prime file» tutte occupate, una vera ressa, un viavai continuo di fronte ai marmi di Fontana di Trevi o alla scalinata e la Barcaccia di piazza di Spagna. Tutto per immortalare in eterno il ricordo estivo. Le ore più calde si affrontano con gli ombrellini di carta (ormai un must) e una rinfrescata dalle fontane, magari senza tuffi. Nell’itinerario non mancano nemmeno le tappe al piazzale del Campidoglio e naturalmente le vie dello shopping, ma la vera marea di visitatori è attratta soprattutto dal «re» dei siti archeologici, il Colosseo. Una valanga di visitatori ammirati quella che ad ogni minuto allunga le code agostane del più visitato dei monumenti.
Un turismo di massa differente però quello della stagione 2016, almeno a guardare le migliaia di stranieri in giro per le vie di Roma. Meno cittadini inglesi, francesi o americani rispetto agli anni passati, gli ospiti di rito delle estati romane: sembra esserci meno «Europa», più internazionalità per la Capitale. Ampia infatti, la fetta di visitatori dal Sud America e dall’Asia. Famigliole, giovani coppie, pronti ad attraversare mezzo mondo per provare l’emozione di inserire la mano nella Bocca della Verità: un’esperienza immancabile, per esempio, per i giapponesi. Ed è diminuito anche il numero delle «carovane». Minori le (di solito visibili) comitive che si muovono compatte per le vie del centro, in testa un segno di riconoscimento da tenere in alto per evitare di perdersi nei tragitti da un monumento all’altro, verso un ristorante. |