Accademia di Brera, Pomodoro presidente. L’eredità di Galateri: parte il maxi restyling Sara Bettoni Corriere della Sera - Milano 17/8/2016
Sarà Livia Pomodoro a guidare l’Accademia di Brera per i prossimi tre anni. Lo annuncia la nomina firmata dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Il suo nome è stato scelto dal consiglio accademico in una rosa che comprendeva anche gli avvocati Alberto Toffoletto e Giovanni Barbara. Ex presidente del Tribunale di Milano (incarico che ha lasciato ad aprile 2015) Pomodoro ha una forte sensibilità artistica «di famiglia»: dirige lo Spazio Teatro No’hma fondato da sua sorella, suoi cugini sono gli scultori Giò e Arnaldo Pomodoro. Sostituirà Marco Galateri di Genola come presidente dell’Accademia di belle arti. «Lascio un’istituzione che ha recuperato un’immagine — spiega Galateri — e con un ricco programma da portare avanti. La dottoressa Pomodoro ha tutta la mia fiducia». Tra le sfide che dovrà affrontare l’ex magistrato, la realizzazione della Grande Brera, con il trasferimento di una parte dell’accademia nella caserma Magenta, affacciata su via Mascheroni. «Spero di poter firmare in prima persona l’accordo per avviare il progetto — continua Galateri — ma toccherà alla nuova presidente farlo partire». Altro compito che Pomodoro eredita, la necessità di dedicare più attenzione ai rapporti internazionali. Ma anche di lavorare fianco a fianco con il corpo docente: «È importante — spiega il direttore dell’Accademia, Franco Marrocco — che Pomodoro scelga di elaborare strategie con gli insegnanti. Il curriculum amministrativo della nuova presidente — continua — potrebbe poi aiutare a portare a termine un’altra questione, la riforma delle accademie del 1999, mai partita». Il passaggio di consegne sarà il 18 novembre. «Dopo l’estate mi troverò con Galateri — spiega Pomodoro — e mi confronterò con lui sui temi da affrontare».
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