PUGLIA - Sui fondali del mare di Pulsano spuntano reperti di 4.000 anni fa 20 agosto 2016 LA REPUBBLICA
Sul fondo del mare, a pochi metri dalla costa, reperti archeologici di quattromila anni fa. La scoperta è del sub ambientalista Fabio Matacchiera che a 15 metri di profondità, nelle acque di Pulsano ha filmato quella che ritiene essere un'ancora di pietra lavorata databile per la forma ed il foro centrale tra il secondo millennio a.C. e l'età arcaica, circa VI secolo a.C. Nelle vicinanze anche un presunto scandaglio o peso monetale anch'esso in pietra e un ceppo litico di àncora, riconducibile al periodo ellenistico. L'ambientalista si è rivolto ad alcuni archeologi che hanno visionato il video e confermato la caratterizzazione ma l'ultima parola spetta alla soprintendenza dei beni archeologici che la prossima settimana manderà giù i propri archeologi-sub insieme ai militari della sezione operativa navale di Taranto per visionare e recuperare i reperti. I militari confermano che nella stessa zona ci sono state altre segnalazioni da verificare. «Il porto di Taranto, legato a terra a vie, acquedotti e insediamenti, ricopre una valenza archeologica che va dal Neolitico al Medioevo» conferma l'archeologa Patrizia Guastella. A settembre 2014 un pescatore di aragoste trovò 3 ceppi di ancore romane in piombo, ora esposte al museo Marta.
(v.r.)
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