Venezia. B&b, la rivolta dei vicini: 200 segnalazioni in un anno. «Fate denuncia su Iris» Corriere del Veneto 21/8/2016
L’appello di Agostini dopo il caso del palazzo affittato abusivamente
VENEZIA. Non è Barcellona, ma poco ci manca. Contro affittacamere e b&b abusivi monta la rabbia dei vicini. E le loro denunce. Ogni settimana i vigili ricevono quattro segnalazioni, sono circa 200 l’anno. Proprio da una segnalazioni dei vicini è partita l’indagine che ha portato alla scoperta del palazzo di San Pietro di Castello, affittato nei siti delle dimore pregiate per cifre fino a 25 mila euro a settimana, ma sconosciuto al Fisco e al Comune.
Ogni segnalazione viene controllata con verifiche incrociate e poi con le indicazioni date dal cittadino che ha il sospetto che il b&b o l’affittacamere sia abusivo. Duecento l’anno sono abbastanza, ma il comandante dei vigili Marco Agostini ai veneziani chiede più collaborazione. «Le segnalazioni sono importanti, da sette anni c’è Iris (il portale su cui segnalare disservizi e problemi al Comune, ndr) che ha anche una sezione dedicata alla sicurezza - dice - i cittadini sono stati fondamentali per arrestare a Marghera uno spacciatore con 4 etti di eroina. Si faccia lo stesso per il fenomeno dell’abusivismo nell’extra-alberghiero». Venezia non è meno attrezzata di Barcellona, dove il sindaco Ada Colau, balzato alle cronache per aver dichiarato: «Non diventeremo come Venezia», ha creato un sito per le denunce dei residenti e in nemmeno un mese ci sono state più di 500 segnalazioni. «Noi abbiamo Iris - spiega Agostini - basta usarlo non solo per le buche sulle strade». La polizia municipale ha cambiato organizzazione del lavoro per questo settore: ci sono tre vigili ad hoc a cui vengono affidate tutte le denunce. Sono loro che svolgono controlli sulle banche dati: la media è di un 20 per cento di segnalazioni corrette.
Il contributo degli abitanti potrebbe facilitare la lotta contro chi affitta irregolarmente a turisti come è successo per il palazzo di Pietro a Castello.
Da maggio, grazie alla collaborazione tra polizia municipale e Guardia di finanza, sono stati stanati 129 appartamenti turistici sconosciuti all’amministrazione e al fisco. Nel 2015, i controlli dei vigili a 686 strutture avevano fatto scoprire 127 irregolarità, nel 2014 gli accertamenti erano stati a 824 e le violazioni 126, mentre l’anno prima c’erano state 575 verifiche e 136 abusi.
«Siamo preoccupati per la situazione in cui versa Venezia - commenta Marcello Umberto Del Majno, presidente dei Comitati privati che finanziano restauri in città - nella nostra ultima raccomandazione abbiamo chiesto di introdurre il numero chiuso a San Marco, tutti devono capire che è stato superato il limite». I turisti sono troppi e la convivenza con i residenti, in continua diminuzione, è sempre più difficile. «Il problema è semplice: perché un proprietario dovrebbe affittare a veneziani se guadagna di più con i turisti? - dice Del Majno - in Svizzara, a Saint Moritz, il 60 per cento delle case va per legge ai residenti e la quota delle seconde case non può superare il 40 per cento. Se non ci sono quote a disposizione, al massimo un turista può affittare». Costi di manutenzioni e restauro e imposte alle stelle disincentivano anche per Giancarlo Tomasin, decano dei commercialisti veneziani, la locazione residenziale. «Restauri milionari non si ripagano con affitti da 600 euro, va riportato lavoro a Venezia e va favorita la residenza con mutui agevolati per chi vuole acquistare e sgravi per chi affitta - dice - Il turismo è problema delicato, serve equilibrio perché in città non c’è altra attività, non è più come quarant’anni fa, allora avevamo una piccola “city” di banche, società quotate in borsa e multinazionali». Nel gruppo Facebook «Boca de leon, raccolta di denunce di Venezia» il presidente degli albergatori di Ava Vittorio Bonacini ieri ha segnalato: «Qualsiasi cosa avvenga a Venezia ha impatto mondiale, i cartelli “turisti andatevene” sono già noti all’estero e influenzeranno chi dorme qui, non i “mordi e fuggi”». Ieri, in effetti, il quotidiano britannico The Times ha pubblicato un articolo che riferisce come a Venezia i turisti non siano più benvenuti. |