Firenze. Oltrarno, il Comune: sì alla walk of fame Claudio Bozza Corriere fiorentino 24/8/2016
Bettarini apre all’idea. E annuncia: «Stati generali del turismo coi residenti, a Sant’Orsola»
«Sì alla walk of fame in Oltrarno, per valorizzare le botteghe e le eccellenze artigiane». Ma anche «un forum per coinvolgere i residenti nelle scelte sul turismo» che spesso sta diventando troppo pressante. Sono i due punti chiave dell’intervista a Giovanni Bettarini, assessore al Turismo di Palazzo Vecchio, che per metà ottobre ha convocato a Firenze gli Stati generali del turismo: «Sarebbe bello confrontarci a Sant’Orsola, simbolo della Firenze da far rinascere».
Firenze scoppia di turisti: solo ad agosto e luglio è stato registrato un aumento di circa il 2,5% rispetto al 2015, anno già incredibile per la calamita di Expo. Palazzo Vecchio dall’inizio dell’anno ha incassato un milione e mezzo in più grazie alla tassa di soggiorno, voce che a dicembre potrebbe addirittura sfiorare i 30 milioni complessivi. Una grande ricchezza, il turismo, che ha però bisogno di essere governata affinché non minacci l’identità delle città d’arte. E proprio per tutelare l’identità di un pezzo importante di Firenze sul Corriere Fiorentino Eugenio Tassini ha lanciato l’idea di creare in Oltrarno una sorta di walk of fame in stile Hollywood, dedicata alle botteghe eccellenti anziché ai divi: «Un’idea da portare avanti» dice l’assessore al turismo di Palazzo Vecchio Giovanni Bettarini, «molto interessante».
Assessore Bettarini, quelli del turismo sono numeri importanti per l’economia, ma sempre più di frequente l’orda di visitatori, spesso «mordi e fuggi», vìola il decoro della città. A Venezia i residenti hanno affisso volantini contro i turisti, raffigurati come maiali, Firenze a che punto è?
«Non vedo emergenze, per un motivo ben preciso: Firenze non vive solo di turismo, che rappresenta solo il 10 per cento del Pil cittadino, e le attività sono diversificate, anche a livello produttivo ed industriale grazie agli investimenti che vengono fatti. E poi credo che quando la tramvia sarà finita avremo davvero una città verde e proiettata nel futuro».
Però il problema di una città sotto assedio c’è. Non si potrà mettere il numero chiuso, però qualcosa dovrete fare...
«Certo. A metà ottobre convocheremo a Firenze gli Stati generali del turismo, per discutere le contromosse possibili. Stiamo pensando di organizzare questo confronto a Sant’Orsola: è il simbolo della Firenze da recuperare a tutti costi, e se sarà possibile dal punto di vista della sicurezza sarebbe bellissimo incontrarci tutti in San Lorenzo».
Cosa pensate di risolvere?
«Non sarà un evento-slogan, perché oltre ad albergatori, commercianti e operatori della cultura parteciperanno anche i residenti».
Residenti che in centro sono sempre meno...
«I numeri non dicono questo. Dicono che chi abita in centro soffre più di altri l’eccessiva concentrazione di turisti: per questo è giusto che i residenti possano dire la propria per risolvere queste criticità, con suggerimenti e possibili soluzioni ai problemi».
Ma Palazzo Vecchio a quali soluzioni sta pensando per diminuire questa pressione?
«Il numero di turisti sta aumentando anche in bassa stagione. Questo è un dato interessante, che non viene per caso, ma è frutto di una politica di “destagionalizzazione” che abbiamo messo in atto per evitare eccessive concentrazioni di visitatori, spalmandoli anche nei mesi più tranquilli, organizzando eventi e mostre come quella di Ai Weiwei, che inizierà il 23 settembre a Palazzo Strozzi. I primi frutti li stiamo già raccogliendo».
Eugenio Tassini, sul Corriere Fiorentino , ha proposto di creare una passeggiata hollywoodiana in Oltrarno, un’idea contro il degrado dell’omologazione turistica delle pizzerie al taglio e dei negozi di souvenir. Non si celebrerebbero Humprey Bogart o John Waine, bensì i maestri di restauro, artigiani e uomini e donne delle botteghe.
«È una buona idea, tanto che già nei mesi scorsi ho incontrato un’azienda che si occupa di installare segnaletiche orizzontale per indicare le botteghe ed esaltare le eccellenze dell’Oltrarno. Mi avevano proposto di installare a terra delle targhe di ottone per attrarre l’attenzione ed indirizzare i visitatori verso le botteghe. Vedremo di passare dalle parole ai fatti, ma prima dovremo individuare un simbolo forte per ogni tipologia di eccellenza da associare alla targa a terra. Intanto segnalo che al Conventino stanno ripartendo nuove botteghe dopo le difficoltà».
Come va la lotta agli albergatori abusivi, un altro problema legato al turismo?
«Direi molto bene. L’accordo con Airbnb, la più importante piattaforma Internet per trovare un letto in città, sta funzionando. In tanti hanno iniziato a pagare, ancora non è abbastanza, ma bisogna fare ancora di più».
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