Palazzo Venezia. Gli affreschi da vicino, sui ponteggi E. Sa. Corriere della Sera - Roma 29/8/2016
Palazzo Venezia, visite eccezionali al cantiere di restauro della Sala delle Fatiche di Ercole
L’occasione, come sempre in questi casi, è unica. E il punto di vista ravvicinato irripetibile o quasi: giusto dunque definire «visite straordinarie» quelle che questo sabato, e poi di nuovo sabato 17 settembre e sabato 8 ottobre, si potranno effettuare al cantiere di restauro, in corso, del soffitto ligneo e del fregio dipinto della Sala cosiddetta delle Fatiche di Ercole , a Palazzo Venezia.
Un’apertura straordinaria che permetterà di accedere, grazie ai ponteggi, alla visione da vicinissimo dell’impianto decorativo di una delle sale più interessanti dell’edificio. Collocata al piano nobile dell’edificio, all’estremità dell’appartamento di Pietro Barbo, la Sala delle Fatiche di Ercole era ufficialmente destinata alla custodia dei paramenti sacri del pontefice, e perciò detta anche Sala dei Paramenti. L’attuale nome si deve proprio al fregio a fresco che decora la parte alta delle sue pareti, e che appunto illustra, intervallate da quattro fontane con amorini, in otto riquadri, alcune delle dodici mitiche fatiche, vale a dire Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo ed infine Ercole e il centauro Nesso.
Il ciclo ha una certa importanza sotto il profilo storico-artistico, al di là della sua qualità. Fu dipinto da un artista a tutt’oggi anonimo, forse di origine settentrionale. In passato c’è chi azzardò, in via diretta o almeno indiretta, il nome di Andrea Mantegna; altri più prudentemente hanno pensato a un miniatore della corte pontificia. Tant’è: questo restauro d — finanziato dalla Fondazione Silvano Toti sotto la direzione del Polo museale del Lazio e affidato tramite bando pubblico al consorzio L’Officina — costituisce un tassello fondamentale proprio per lo studio e la ricostruzione dell’opera e con essa anche della cultura artistica della Roma Quattrocentesca e della locale attività del Mantegna.
L’accesso al cantiere (10-13) è libero e gratuito fino a esaurimento posti. Le visite si prenotano dal lunedì al venerdì (9.30-13 e 14-16) ai seguenti recapiti: 06.69994284-283-215.
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