Dal mare di Castiglione alle antichità di Roselle di Paola Taddeucci 18 ottobre 2016 IL TIRRENO
Con Andrea Terrosi (@maremmano69 su Instagram) il viaggio #BeTuscan tra le province della regione torna a Grosseto. In particolare a Roselle. La frazione più popolosa del capoluogo della Maremma è nata dove sorgeva l'omonima città etrusca, romana e medievale, il cui abbandono fu graduale e parallelo all'emergere del nuovo centro di Grosseto, che proprio da Roselle nel 1138 ereditò la sede vescovile. Testimone di questo glorioso passato è il parco archeologico, visitato ogni anno da migliaia di turisti. Ma Terrosi - commerciante di generi alimentari con la passione della fotografia - vuol fare conoscere anche l'aspetto attuale del suo paese. «Altrimenti - dice - si rischia di considerare Roselle solo un bellissimo luogo del passato, senza vita». Fino al 22 ottobre, dunque, sull'account Instagram del Tirreno il commerciante proporrà una passeggiata fotografica nella storia della cittadina maremmana, dai tempi più antichi ai giorni nostri. «Partirò dalle Mura del parco archeologico. Sono chiamate ciclopiche perché, secondo la mitologia, solo dei giganti potevano sovrapporre enormi massi di pietra per realizzarle e sollevare monoliti pesanti fino a tre tonnellate da mettere come architravi alle porte. Si passerà poi dai resti del primo duomo di Grosseto fino alla chiesa attuale, edificata negli anni Trenta del Novecento, e ad altri scorci del paese, nato peraltro lungo la vecchia strada senese e quindi da sempre luogo di passaggio. L'idea è proprio di ripercorrere queste trasformazioni, come un camminatore che attraversa le varie tappe della storia». Oltre a Roselle ci sarà anche Castiglione della Pescaia. «È una località estiva conosciutissima, ma il suo lato migliore si vede in inverno, quando si mostra per quello che è realmente: un borgo vero e vissuto, con i suoi pescatori e lo splendido mare».
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