Mattarella alla Prima Ai conti della Scala manca la conferma dei fondi pubblici 22 novembre 2016, la Repubblica
MENTRE sono trapelati i primi nomi di chi parteciperà alla "prima" di Madama Butterfly il 7 dicembre (ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tra gli ospiti Juan Carlos di Spagna, l'attore 89enne Roger Moore, famoso per essere stato James Bond in sette film di 007, il regista Gabriele Salvatores), il consiglio di amministrazione della Scala ha preso in esame il bilancio preventivo 2017: buono, in linea con le aspettative, ma per l'approvazione si dovrà aspettare la seduta del 19 dicembre. E anche se il teatro sembra veleggiare in acque abbastanza tranquille, dal cda arriva un «richiamo prudenziale al contenimento dei costi» per i prossimi bilanci. «I fondi privati sono in aumento — ha detto il sindaco e presidente della Fondazione Giuseppe Sala — . Bisognerà vedere la situazione dei fondi pubblici». Cioè se saranno confermati senza tagli, dato che i bilanci di Comune e Regione sono sempre più esigui. E resta soprattutto da capire cosa farà lo Stato.
Nessun allarme, dunque, ma al sovrintendente Alexander Pereira viene richiesta la massima attenzione sulle spese. È stato Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, a sintetizzare la situazione al neoconsigliere (oggi debuttante) Giorgio Squinzi, ex presidente di Confindustria e amministratore unico di Mapei, azienda che porta nuovi fondi nelle casse del teatro, assicurando, oltre a quello che già ha erogato per diventare socio fondatore permanente (2 milioni di euro), 3.016.00 milioni l'anno per tre anni: «Subito hai avuto un'idea della situazione — gli ha detto — bisogna essere rigorosi per non trovarsi in situazioni di emergenza».
Tenuto conto della situazione e anche dell'ingresso di Luxottica come fondatore sostenitore, il consiglio ha dato la disponibilità all'anticipo sui futuri miglioramenti contrattuali che i sindacati hanno chiesto di far avere ai lavoratori nella busta paga di gennaio. Ma l'ultima parola spetterà ai ministeri dei Beni Culturali e dell'Economia. Il primo cittadino ha spiegato che «il cda è d'accordo, però chiedendo un parere preventivo » ai due dicasteri. La richiesta dei sindacati, che giovedì scorso hanno incontrato il sovrintendente e che oggi hanno una nuova riunione con i vertici del teatro, è quella di versare in tutto 1.750.000 euro: ovvero 500mila euro per l'adeguamento Istat (mai concesso dal 2008), il resto come anticipo.
(p.z.)
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