A Ispica per vedere le grotte preistoriche le chiese rupestri e il tunnel nella roccia ISABELLA DI BARTOLO 18 novembre 2016, LA REPUBBLICA
Una delle mete predilette dei viaggiatori che nel Settecento visitavano le vestigia più antiche d'Europa, si veste di nuovo. Il parco archeologico di Ispica, con le sue tracce millenarie e l'eco medievale dell'ultima città che qui prosperò, si proietta nel futuro valorizzando il luogo sospeso tra storia e natura. Il sito di parco Forza è oggi un'area turistica attrezzata che conserva il fascino di un paesaggio mozzafiato che l'uomo sin dall'antichità tentò di sfidare come mostra il tunnel scavato nel cuore della roccia ancora oggi chiamato "centoscale" con 285 possenti gradoni che giungevano dall'altura alla pianura: serviva per far sì che gli abitanti della cittadina attingessero l'acqua senza pericolo in caso di assedio: un'opera unica al mondo nel panorama delle escavazioni rupestri.
Il parco archeologico si erge a nord della cava di Ispica, tra gole a strapiombo e vegetazione rigogliosa, snodandosi tra i territori di Ispica, Modica e Rosolini. Custodisce i resti degli insediamenti dell'uomo sin dall'età preistorica e fino al medioevo ma, come raccontano i più anziani del luogo, le grotte della cava che costeggia l'area archeologica furono abitate negli anni successivi al Dopoguerra quando le cavità rupestri ospitavano famiglie trasformandosi in case di cui restano ancora oggi tracce ben visibili tra le necropoli di età preistorica.
Tra le tombe spicca quella di Baravitalla decorata da un prospetto con dieci lesene; mentre le abitudini dei vivi sono narrate tra i reperti in mostra nell'antiquarium dell'area archeologica. Le indagini più recenti degli archeologi hanno portato alla luce i resti della chiesa di San Pancrati, una delle più antiche chiese del comprensorio ibleo, risalente alla metà del VI secolo; così anche le suggestive chiese rupestri delle Grotte di Santa Maria e il complesso delle Grotte Cadute. Scenografico il "Castello": ardite escavazioni nella roccia articolate in ambienti comunicanti disposti su più piani .
L'area archeologica è aperta i giorni feriali, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
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