PUGLIA - I musei restano senza addetti chiuderanno nei giorni festivi 17 NOVEMBRE 2016, LA REPUBBLICA
SARÀ un Natale duro, per l'arte di Puglia. Il Polo museale regionale annuncia chiusure fino al 31 dicembre. La causa è sempre la stessa: mancano gli addetti ai servizi di vigilanza e accoglienza. Un problema ormai ben noto ai monumenti regionali, già denunciato durante l'estate a proposito del sito archeologico di Canne della Battaglia, inaccessibile a ridosso di Ferragosto, in barba ai turisti che vi si recavano apposta per vivere i luoghi delle prodezze di Annibale e della mostra ancora in corso a Barletta. In alcuni casi gli operatori sono prossimi alla pensione, e non sono in programma nuove assunzioni. A volte, invece, la questione della mancata vigilanza di monumenti, castelli e musei è dovuta dal superamento del 50 per cento dei festivi lavorativi effettuati dai custodi. Canne continuerà a non accogliere visitatori per i mesi di novembre e dicembre, ma perché sottoposta a lavori di restauro. Stessa sorte per il castello angioino di Copertino e per il museo nazionale archeologico di Manfredonia.
E gli altri? Il museo nazionale archeologico di Gioia del Colle e il castello svevo di Trani saranno chiusi nei giorni festivi, garantendo però l'apertura solo per domenica 4 dicembre, in occasione della "Giornata internazionale delle persone con disabilità". "Nelle fasce orarie antimeridiane – precisano dal Polo museale – grazie alla disponibilità e alla collaborazione del personale di altra qualifica". Personale ridotto in entrambi i casi, appunto, ci sono sei unità per ciascuno, una delle quali prossima alla pensione. Rispetteranno invece i consueti orari altri edifici come la galleria nazionale Devanna di Bitonto, palazzo Sinesi a Canosa, il museo e il parco nazionale archeologico di Egnazia, il museo Jatta di Ruvo, quello di Altamura, Castel del Monte e il Castello svevo di Bari. Proprio quest'ultimo aveva destato preoccupazione, di recente. Dopo il gioiello federiciano nelle campagne di Andria, che è il primo monumento regionale per numero di visitatori (250mila all'anno), c'è proprio il colosso barese, che nel 2015 si è fermato a 75mila presenze. Le sale del primo piano sono inaccessibili per lavori di restauro, che hanno causato anche problemi nelle comunicazioni telefoniche. Sarà aperto di domenica, fino a dicembre, ma l'idea che sia sottoutilizzato è sempre più forte, dato che non ospita più grandi mostre ed eventi culturali, a differenza del passato. L'attesa è per maggio 2017, quando sarà il centro nevralgico del G7 dell'Economia, e accoglierà i ministri delle più importanti nazioni del mondo.
(an.pur.)
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