TOSCANA - Poggio Castiglione, i tesori presto in arrivo al museo di Alfredo Faetti 20 novembre 2016 IL TIRRENO
Il Comune riceverà finanziamenti dalla Regione per sistemare il patrimonio Priorità la valorizzaziondi Alfredo Faettie della collezione Galli e la digitalizzazione degli archivi
MASSA MARITTIMA. È un progetto importante, che mira a valorizzare il massimo i reperti e le collezioni che raccontano la storia millenaria di queste colline e delle loro gallerie sotterranee.
Basta leggere il nome per capire su cosa ha scommesso l’amministrazione comunale di Massa Marittima: progetto museo archeologico, stilato in previsione di un bando regionale in cui è risultato primo classificato, aggiudicandosi 17.000 euro per la sua esecuzione.
Soldi utili per valorizzare la Collezione Galli, ad esempio, ma anche per riportare in città gli antichi materiali di Poggio Castiglione, oggi custoditi a Grosseto.
Tra nuovi inventari e un ampliamento della possibilità di visita, dunque, sta per prendere il via il nuovo corso di uno dei tesori massetani.
Il bando indetto dalla Regione Toscana, pubblicato tenendo conto delle linee ministeriali, impone agli aggiudicatari delle risorse una serie di attività, come la digitalizzazione dei cataloghi (per una condivisione più diretta con la Soprintendenza di riferimento) e l'aggiornamento degli archivi.
Il progetto museo archeologico parte quindi da qui, per poi ampliarsi su altre prospettive di sviluppo. «Il progetto si compone di tre moduli e il primo prevede un'attività di approfondimento su due nuclei di beni archeologici - si legge negli atti amministrativi - Uno facente parte della collezione del museo, l'altro invece riguarda il materiale archeologico proveniente dagli scavi dell'insediamento di Poggio Castiglione», in particolare «la cosiddetta Collezione Galli, una raccolta di buccheri provenienti da Tarquinia e Vulci arrivati al museo alla fine dell'Ottocento come donazione», ma anche «i materiali risultati dagli scavi dell'insediamento di Poggio Castiglione, conservati presso la sede di Grosseto della Soprintendenza, che il Comune ha intenzione di esporre nel nuovo allestimento del museo chiedendoli in deposito alla Soprintendenza».
Due interventi che richiedono diversi approcci di lavoro e di studio: per la Collezione Galli dovranno essere realizzate foto dei pezzi (per il catalogo) e dovrà essere redatta una relazione dove esplicitare le metodologie di lavoro adottate; per i materiali di Poggio Castiglione, invece, il progetto prevede la revisione inventariale e catalografica del materiale archeologico, seguita dall'individuazione dei pezzi da esporre.
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