Castelvecchio, Casali si indigna con il premier «Da lui solo promesse» L.A. Corriere del Veneto - Verona 26/11/2016
VERONA. «Renzi rinvia a dopo il referendum il ritorno dei quadri rubati a Castelvecchio? E’ l’ennesima promessa non man tenuta dal premier, e la motivazione ci indigna!»
Stefano Casali spara a zero contro il premier, ma anche contro Flavio Tosi, rendendo ancora più forte l’attesa per il convegno di questa mattina alle 10, quando proprio il capogruppo tosiano in Regione dovrebbe (occhio al condizionale) ufficializzare la sua candidatura a sindaco per le elezioni comunali di primavera. Come vi abbiamo raccontato ieri, Renzi e Tosi s’erano parlati mercoledì scorso, in vista dell’arrivo in città, ieri, del presidente del Consiglio. Nel colloquio, come lo stesso Tosi aveva peraltro già anticipato, Renzi aveva confermato che contatterà direttamente, dopo il referendum del 4 dicembre, il premier ucraino Poroshenko per tentare di fissare una data al ritorno in Italia delle opere d’arte rubate più di un anno fa a Castelvecchio.
Ma Casali non ci sta. E tuona contro Renzi, partendo da Cicerone: «Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?» dice il capogruppo della Lista Tosi in Consiglio regionale. E prosegue ricordando che «Renzi lo scorso settembre aveva promesso che i 17 dipinti trafugati e ritrovati in Ucraina, sarebbero tornati in Italia a novembre, con un impegno riportato da tutte le testate giornalistiche locali e nazionali. Si tratta dunque – dice Casali - dell’ennesima promessa non mantenuta dal premier toscano che pur non essendo stato eletto da nessuno, dovrebbe governare in modo equilibrato e tutelare anche i capolavori d’Italia, ma soprattutto risolvere i problemi prima di fare propaganda. E ancor più grave – aggiunge – è la motivazione: troppo impegnato con il referendum per organizzare il rientro delle opere. Un’argomentazione che ci indigna, - conclude Casali - perché Renzi avrebbe potuto tener fede all’impegno magari con uno evento referendario in meno ma riportando a Verona i quadri».
Una cannonata politica, dunque, fatta, non certo per caso, alla vigilia del convegno in cui oggi si attende la candidatura ufficiale a sindaco dello stesso Casali, che sarà affiancato dal presidente del Consorzio Zai, Matteo Gasparato. All’incontro sono stati invitati i leader di tutte le forze politiche. In un sondaggio commissionato a Sww, un mese e mezzo fa, la Lega aveva fatto valutare ai veronesi 4 possibili candidati a sindaco del centrodestra. Ne era uscito che voterebbe Federico Sboarina (Battiti) il 10 per cento dell’intero elettorato, mentre Paolo Tosato sarebbe appoggiato dal 9, Alberto Giorgetti (Forza Italia) dall’8 e Stefano Casali dal 6 per cento.
|