Venezia. «Musei più “familiari” per questo apriremo a Natale e Capodanno» Mo. Zi. Corriere del Veneto 25/11/2016
La linea di Gribaudi per Ducale, Correr, Ca’ Pesaro e Vetro
VENEZIA. Palazzo Ducale, Museo Correr, Ca’ Pesaro e Museo del Vetro resteranno aperti anche a Natale e a Capodanno. Con un orario dalle 11 alle 19, tarato per accogliere i visitatori che decidono di trascorrere le festività canoniche a Venezia. È ufficiale, lo ha annunciato ieri la presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Musei Civici Maria Cristina Gribaudi. «Come presidente della Fondazione Musei sono d’accordo col sindaco: i musei devono restare aperti a Natale e a Capodanno. Per questo abbiamo deciso che il 25 dicembre e il primo gennaio saranno aperti con orario speciale quattro degli undici musi del circuito – spiega – Una decisione che abbiamo preso nel rispetto di ciò che abbiamo annunciato all’inizio del nostro mandato: la missione dei musei è essere aperti alla cittadinanza e aprirsi ad un respiro internazionale».
Un’esperienza pilota, in Italia, per i musei pubblici; nelle capitali europee solo Berlino non chiude mai i cinque musei della Museum Insland. «Se i visitatori sono più propensi a venire a Venezia in quei giorni è giusto dare un servizio – continua la presidente - I musei devono essere una casa sempre aperta, da frequentare con naturalezza: abbiamo sperimentato gli spazi di coworking, il wi-fi aperto, il pianoforte a Ca’ Pesaro nella logica che il museo deve aprirsi al mondo. Sperimentazioni che hanno dato risultati eccellenti». I Servizi Educativi con i laboratori per bambini, rodati quest’anno hanno stabilito il ritmo delle attività che ci saranno in futuro: « Nel 2017 saranno duemila le attività educative», annuncia la presiedente Gribaudi. Proprio ieri c’è stata una riunione del Cda dirimente, seguita ad un incontro con lo staff. «Stiamo pensando anche a stanze per il pranzo diverse dalle aree bar, in futuro. Il tema è centrale: una logica orientata alle famiglie. Perché i bambini che oggi si trovano a proprio agio in museo, saranno i visitatori di domani». Un domani potranno anche esserci aree per il pranzo non legate gli spazi bar. «Col sindaco siamo d’accordo – afferma la presidente – Ogni museo deve diventare un salotto fruibile della città, uno spazio che apre le porte al vivere con naturalezza l’arte».
Il progetto di apertura nelle feste comandante non è ancora stato discusso con i dipendenti degli appalti e la nuova gara in corso lascia sul tavolo l’argomento senza ulteriori specifiche. Starà al nuovo vincitore del bando decidere se premiare in termini retributivi il lavoro durante le feste comandate, per facilitare col salario le aperture natalizie straordinarie oppure optare per turni e compensazioni sul riposo. «Chi lavora di domenica ha già una maggiorazione, la stessa riconosciuta a coloro che lavorano il 1° novembre, l’8 dicembre o a Pasqua – conclude Gribaudi – Mettiamo in conto che ad ogni cambiamento ci siano sempre favorevoli e contrari». Che si basi su maggiorazioni in busta paga o su turni senza maggiori oneri, a Natale partirà comunque la rivoluzione delle aperture dei Musei Civici.
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