Venezia. Calatrava, il sindaco ha deciso: «Ovovia senza senso, la togliamo» E. Lor. Corriere del Veneto 29/11/2016
Il Comune aggiusta i gradini. Riapre il traghetto, Brugnaro: così meno traffico
VENEZIA. Due milioni di euro spesi per farla funzionare, ma nonostante riparazioni e interventi migliorativi è ferma da maggio 2015. Secondo il sindaco Luigi Brugnaro l’unico futuro possibile per l’ovovia del ponte di Calatrava è toglierla. «È sicuro che si leverà, ma prima dobbiamo sentire la Corte dei Conti – ha detto il sindaco – queste cose vanno fatte con attenzione e trasparenza: il rischio è dover rispondere di danno erariale». Brugnaro non ha usato mezze parole: «Non sarà mai finita, è un’opera senza senso - ha aggiunto - ci vogliono 40 minuti per attraversare il ponte, senza contare i problemi di chi si siede nella “capsula della vergogna”, con temperature che in estate superano i 40 gradi. Toglierla è molto meglio». Avviato nel 2013, l’ovetto per le persone disabili non è mai davvero entrato in funzione: si è fermato più volte per guasti e innumerevoli problemi tecnici tanto che l’ultima corsa è di un anno e mezzo fa. Il caldo estivo, le batterie che non garantiscono il funzionamento, gli inclinometri che devono registrare la perfetta orizzontalità del piano, le vibrazioni, i problemi di aggancio tra carrello ed elevatore, i sensori delle porte, che hanno fatto scattare più volte l’allarme con l’intervento dei vigili del fuoco. C’è perfino chi è rimasto bloccato all’interno per ore. Insomma l’unica via per i disabili è prendere il vaporetto. «L’obiettivo è creare un percorso accessibile da Piazzale Roma ai Giardini con le rampe sui ponti – ha aggiunto il sindaco - intanto abbiamo fatto il pontile per gondole dedicato alle carrozzine».
I problemi legati al ponte dell’archistar spagnolo non finiscono qui: tra questi c’è quello dei gradini così fragili che si rompono di continuo. Ieri sono iniziati i lavori di Insula per la sostituzione dei gradini in acciaio messi provvisoriamente dopo la rottura di otto lastre di vetro, che devono essere fatte su misura: il costo di ognuna è 2500 euro che salgono a 4000 con la posa. «In questi giorni sarà posizionato anche il materiale antiscivolo sperimentato la scorsa estate – annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto – siamo in inverno e umidità e ghiaccio rendono il ponte scivoloso».
Dopo tre anni di blocco a causa della lungaggini del Comune per sistemare lo stazio e la gondola da parada, ieri mattina ha riaperto il traghetto di riva del Carbon. Resterà aperto da lunedì al sabato dalle 9 alle 12. A inaugurarlo – con un giro in gondola vogata dal campione del remo Giampaolo D’Este e dal più anziano pope, Ivano Zanchi, il sindaco assieme al presidente dei bancali Aldo Reato. «A inizio 2017 apriremo anche il traghetto della Dogana – dice Reato - è un servizio alla città e serve anche come deterrente per chi va troppo veloce». «I quattro traghetti del Canal Grande sono utili anche al governo dei flussi e permettono di evitare le code dei vaporetti - aggiunge Brugnaro - Sono un modo per rallentare il traffico, perché il problema in Canal Grande non è la velocità, che è diminuita da quando abbiamo messo i vigili, ma il traffico: per questo va creata una circolazione esterna alla città». I traghetti ora saranno finanziati con le royalty derivanti dalla vendita al pubblico della linea di abbigliamento dei pope. «Questo è anche un caso in cui i turisti contribuiscono, con i loro acquisti, a fornire un servizio per i veneziani» ha commentato l’assessore al Turismo, Paola Mar.
Ieri la giunta ha poi stanziato 2,2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e ordinaria di alloggi pubblici in centro storico e terraferma.
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