Pompei senza barriere la sfida di Franceschini "Grande passo di civiltà" ANTONIO FERRARA 03 dicembre 2016 la repubblica
«QUANDO sono venuto qui, agli scavi, per la prima volta da ministro 2 anni e mezzo fa - ricorda Dario Franceschini - c'erano solo guai, Pompei faceva notizia in negativo in tutto il mondo. Oggi non crollano i muri, ma le barriere architettoniche. Tutti una volta nella vita vogliono visitare Pompei, ma non tutti per decenni lo potevano fare: oggi compiamo un grande passo di civiltà». Il ministro dei beni culturali ha inaugurato il percorso facilitato all'interno dell'area archeologica, tre chilometri accessibili a tutti: ai diversamente abili, alle persone in carrozzina, ma anche alle famiglie con passeggino, agli anziani, ma anche ai visitatori che cercano un itinerario più confortevole. L'opera è realizzata col Grande progetto e il supporto di Invitalia. Stampata una piantina degli scavi dedicata a "Pompei per tutti", con l'indicazione in rosso dell'intero tragitto, e in arancione, verde e blu di tre percorsi più limitati: da 1 chilometro e mezzo, 1,6 e 2 chilometri, nella zona compresa tra l'ingresso di piazza Esedra e dell'ex Antiquarium fino all'Anfiteatro. Franceschini ha voluto percorrere tutto l'itinerario, accompagnato dal direttore della Soprintendenza Massimo Osanna e dal direttore del Grande progetto Pompei Luigi Curatoli. Ha parlato con le delegazioni dei diversamente abili che gli hanno chiesto maggiore impegno. A cominciare dai supporti per ipo-vedenti e non vedenti, che ancora mancano. «È soltanto il primo passo - spiega Osanna - nel predisporre la fascia in battuto che attraversa la città abbiamo installato una rete di sotto-servizi. Lo step successivo prevede la installazione di tabelle in Braille». Presentato anche il braccialetto intelligente "Con-me": una volta indossato a inizio visita, dotato di chip per Gps, Bluetooth, Wi-fi, bottone di Sos, può inviare segnali a una piattaforma che li elabora e può attivare procedure di soccorso. E mentre in un video alcuni dei blogger più seguiti in tema di disabilità, come Gianni Cupidi, Iacopo Melio, Maximiliano Ulivieri e Fabrizio Marta esprimono soddisfazione per la Pompei accessibile a tutti, Franceschini inizia il suo tour: «Mi ricordo che quando sono venuto qui con i miei figli in passeggino - confida - ho fatto una grande fatica per girare negli scavi. Ora non sarà più così: si può entrare nelle domus, attraversare le strade, con interventi poco invasivi ed eleganti. È una festa per l'Italia». E vediamolo, l'itinerario. Franceschini entra nel complesso di Giulia Felice, esce su via dell'Abbondanza. Con lui persone in carrozzina e funzionari. Poi entra nella Fullonica di Stephanus, percorre le passerelle nelle Terme Stabiane, poi raggiunge il Foro. «Dobbiamo studiare strumenti per prolungare a due giorni la permanenza dei turisti a Pompei - ragiona Franceschini - dobbiamo fare qualcosa». L'idea è di istituire un biglietto agevolato di ingresso agli scavi valido due giorni. Passa davanti al ristorante alle Terme del Foro e chiede al direttore Osanna che lo accompagna: «Quando pariremo il nuovo punto ristoro?». Un gruppo di insegnanti lo riconosce: «Bravo, bravo» grida, e scatta un applauso, Franceschini sorride. «Pompei è cambiata - dicono le signore - avanti così». Poi tappe all'Antiquarium e alla Villa Imperiale. La visita si chiude alle 12,30, ma il ministro lascia già un prossimo compito: «Dobbiamo studiare un modo per cui, sullo smartphone, posso avere la mappa degli scavi e ottenere indicazioni su come raggiungere una domus mentre nel sito. Voglio andare a Villa dei Misteri, per esempio, e mi deve comparire l'itinerario ». Poi sale a bordo dell'auto, direzione Firenze per la chiusura della campagna referendaria con Renzi. Il ministro pensa a un biglietto per entrare agli scavi due giorni di seguito: "Dobbiamo far rimanere i turisti a Pompei per una notte"
|