L'AQUILA - Soprintendenza: per il Duomo il Cipe ancora non stanzia soldi 02 dicembre 2016 IL CENTRO
L'AQUILA
Dalla soprintendente Alessandra Vittorini riceviamo la seguente nota di cui pubblichiamo ampi stralci: «Ritengo necessario e doveroso fornire alcune informazioni relativamente a quanto riportato nell'articolo "Duomo, petizione per chiedere l'avvio della ricostruzione" del 29 novembre scorso. Come è noto l'aggregato del Duomo (Aggregato n. 961 - Consorzio S. Emidio) è il più esteso e articolato dell'intero centro storico. E' interamente sottoposto a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e comprende al suo interno, oltre alla Cattedrale, il Palazzo Arcivescovile, l'Episcopio, l'ex Seminario, l'area Museo, Palazzo Arduini e Palazzo De Nardis. Dunque l'istruttoria del progetto ai fini del rilascio delle autorizzazioni di legge (compreso l'accertamento della congruità del contributo pubblico) si è presentata fin dall'inizio come molto complessa nei suoi diversi aspetti. Per questo motivo sin dal maggio 2015 la Soprintendenza ha attivato un apposito tavolo congiunto con Usra e Comune dell'Aquila, che ha visto la costante partecipazione dei rappresentanti della proprietà e dei tecnici, volto a gestire in modo coerente e coordinato tutte le verifiche necessarie per il rilascio dell'autorizzazione ai lavori e l'accertamento della congruità tecnico-economica (circa 35 milioni di euro). Nel corso dell'istruttoria sono emersi diversi problemi di natura giuridica, tecnica, strutturale e amministrativa, che sono stati di volta in volta affrontati - nelle oltre 30 riunioni svoltesi finora - e riconsiderati nei necessari aggiornamenti tecnici del progetto. Tali adeguamenti hanno trovato finalmente formalizzazione con la consegna, effettuata pochi giorni fa (22 novembre 2016) da parte del Consorzio, degli elaborati con le revisioni progettuali definitive, ora all'esame della Soprintendenza. Nell'ambito di quel tavolo, e degli altri confronti istituzionali attivati sin dallo scorso anno, è emersa anche la necessità di adeguare il progetto a quanto disposto dalla legge 125 dell'agosto 2015 che ha chiarito l'impossibilità di assoggettare l'intervento sulla Cattedrale alle procedure della ricostruzione privata, in quanto attività da considerare a tutti gli effetti "lavori pubblici", e pertanto soggetti alle disposizioni del "Codice degli appalti". In merito alla Cattedrale e ai fondi per la sua ricostruzione, non sono certo attribuibili agli Uffici Mibact le cause della rimodulazione del primo stanziamento di 10 milioni di euro mentre i finanziamenti annunciati a maggio scorso dal Ministro Franceschini nell'ambito del "Piano Cultura e Turismo" - 30 milioni di euro per il centro storico dell'Aquila, destinati al Duomo, alle Mura Civiche e alla Chiesa di S. Maria Paganica - a differenza di quanto affermato nell'articolo non sono stati ancora attribuiti e si attende la pubblicazione della delibera Cipe. In ogni caso, anche in relazione ai recenti eventi sismici, gli Uffici Mibact si stanno adoperando nell'attivare le procedure più opportune per le verifiche – e gli eventuali interventi urgenti – sullo stato della Cattedrale, di cui ben si conosce la criticità».
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