CERTALDO - Monumento cancellato, memoria offesa 11 dicembre 2016 IL TIRRENO
Ne è convinto l’architetto Salvadori, autore dell’opera dedicata alla Resistenza: verrà demolita
CERTALDO. «Vedo con amarezza, come la Memoria, che si vorrebbe salvaguardare, viene offesa e dimenticata; sovrapporre le memorie è cancellarne la Storia per riscriverla: mi sembra un metodo che si applicava nel famoso "1984" di Orwell». Così l’architetto Silvano Salvadori, autore del monumento in piazza della Libertà che verrà demolito nell’ambito del rifacimento della nuova piazza. Salvadori è stato critico fin dall’inizio sulla cancellazione del suo lavoro. E ora aggiunge: «Un progetto è fatto da idee che si concretizzano in forme e materie e non da "intenti", per lo più banalmente espressi con una semplice zonizzazione. Ma non voglio entrare nel merito del progetto. All'amministrazione avevo offerto la mia consulenza gratuita che penso moralmente avrei avuto diritto di esercitare, visto che disfacevano quanto da me fatto; mi è stato sempre risposto che non potevo intervenire. Come più volte ho ricordato, io, da "cretino innamorato", per quella realizzazione (avevo vinto nel 1979 il concorso nazionale e l'appalto della realizzazione) ci avevo rimesso di tasca mia addirittura sei milioni di vecchie lire perché volevo fare una bella cosa». «Nessuno può contestare i giudizi positivi di critici esperti e l'adesione dell'amministrazione di quei tempi - sindaco Alfiero Ciampolini - e dei cittadini - va avanti l’architetto - Tutti sul memorial della piazza ci hanno giocato (perché era anche una struttura di gioco!), compreso gli attuali amministratori e non hanno subito traumi per cadute. Lo hanno però fatto degradare senza manutenzione, addirittura modificandolo senza alcuna mia autorizzazione contro i diritti d'autore». «La Piazza della Libertà ha questo titolo che doveva essere il tema centrale del progetto e non semplicemente un luogo in cui collocare un semplice "oggetto" di memoria - spiega ancora - Non parteciperò al nuovo concorso, visto che c'è già chi accampa nuovi "principi" per onorare la Resistenza. In quanto al parere atteso della Soprintendenza sia ben chiaro che questa non potrà pronunciarsi in merito alla demolizione del mio monumento in quanto non di sua competenza, non essendo passati cinquant'anni dalla realizzazione dell'opera; (di quei tecnici io ho l'apprezzamento personale di quanto realizzai). Né valuterà il progetto in quanto tale. Sarà un parere di una sua valutazione ambientale affinché non sia in conflitto con le preesistenze». E conclude: «Non sarà quindi una approvazione del nuovo progetto scelto, la cui competenza è solo dell'amministrazione comunale. Quindi questa ne risponderà solo davanti ai cittadini. Si era già speso 30.000 euro, con incarico diretto, per sostituire il monumento; se ne spenderanno altri 30.000 per un qualcosa che non potrà essere che un semplice simbolo».
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