Franceschini: da Pompei all’Archeologico, un anno record G. C. Corriere del Mezzogiorno 8/1/2017
«I dati del 2016 — sottolinea il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini — decretano un nuovo record per i musei italiani. Una crescita nella quale il Sud gioca un ruolo importante». L’esponente democrat evidenzia il ruolo strategico del patrimonio archeologico e cita esplicitamente gli esempi del Museo nazionale di Napoli, dei templi di Paestum e degli Scavi di Pompei». Nella top 30 dei visitatori guadagnano posizioni anche la Reggia di Caserta e gli Scavi di Ercolano. Frenata invece per la Grotta Azzurra che scivola all’ultimo posto.
NAPOLI. Nuovo record di visitatori dei musei, monumenti e siti archeologici italiani. E la Campania ha contribuito in maniera significativa al lusinghiero primato. Questo in sintesi il contenuto del rapporto sulle presenze dell’anno appena trascorso pubblicato ieri mattina sul sito del Ministero per i Beni culturali e il turismo. Gli Scavi di Pompei restano il più grande attrattore culturale della regione e dell’intero Sud. Impossibile il sorpasso al complesso monumentale di Roma, nel 2016 le domus e i luoghi pubblici della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 dc hanno attirato quasi 3,3 milioni di visitatori, più di duecentomila rispetto al 2015. Pompei consolida la seconda posizione nazionale allungando sulla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Al nono posto troviamo la Reggia di Caserta che scala un posto in graduatoria totalizzando un lusinghiero più 37 per cento. Ottima anche la performance del Museo archeologico nazionale di Napoli che sale all’undicesimo posto, precedendo di due posizioni gli Scavi di Ercolano. Anche questi ultimi fanno registrare un forte trend positivo. Recupera tre posizioni il Parco archeologico di Paestum con l’annesso museo che ospita la celeberrima tomba del tuffatore. Nella top 30 però si registra anche la perdita di 5 posizioni della Grotta azzurra di Anacapri che scende in ultima posizione. Un grande attrattore resta pur sempre il Parco di Capodimonte a Napoli, escluso tuttavia dalla graduatoria principale perché per accedere non occorre un biglietto. Il Museo di Capodimonte invece, dove sono custoditi capolavori di Raffaello, Caravaggio, Tiziano, El Greco, Ribera, guadagna il 33 per cento. Il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini ha sottolineato il contributo della Campania al boom di visitatori. «I dati del 2016 decretano un nuovo record per i musei italiani che rispetto al 2015 fanno registrare 1,2 milioni di visitatori in più e maggiori incassi per 18,5 milioni.
Nella crescita il Sud gioca un ruolo importante con la Campania anche nel 2016 stabilmente al secondo posto nella classifica delle regioni grazie agli oltre 8 milioni di ingressi registrati con un aumento del 14,2 per cento sul 2015». L’incremento di visitatori a livello nazionale è stato del 4 per cento. La parte del leone - aggiunge Franceschini - la gioca il nostro patrimonio culturale se si considera che solo fra Colosseo, Foro romano, Palatino, Mann, Paestum e Scavi di Pompei sono stati emessi 11 milioni di biglietti» .
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