MANTOVA - Già teatro e mercato, ora è museo 10 marzo 2017 GAZZETTA DI MANTOVA
Una chicca delle Giornate Fai 2017 sarà l'apertura di ambienti abitualmente chiusi al pubblico del vecchio teatro Gonzaga, nell'edificio che ospita il Museo Archeologico Nazionale. Il museo archeologico, spiega la scheda ministeriale, è stato ricavato dall'ex Mercato dei Bozzoli di Mantova. Ancora prima, tuttavia, dentro a quei muri risuonavano parole e musica: l'area dell'edificio era infatti occupata dal 1549 dal Teatro di Corte dei Gonzaga voluto dal cardinale Ercole Gonzaga e dell'architetto Giovan Battista Bertani. Dopo varie vicissitudini, nel 1896 fu venduto dal demanio al Comune di Mantova: fu sede prima del mercato dei bozzoli, poi del mercato ortofrutticolo ed, infine, fu destinato alla funzione attuale di Museo Archeologico Nazionale. Utilizzi che ne hanno comportato una trasformazione radicale, ma sono rimaste tracce in un paio di ambienti al primo piano, affacciati su piazza Castello, di affreschi che riproducono una finta tappezzeria a fiori. Sono testimonianze del teatro di corte sopravvissute alle demolizioni tardo ottocentesche, riportate in vita dai restauri effettuati in occasione dell'allestimento del Museo. Al termine della visita, sarà possibile visitare il Museo Archeologico a prezzo agevolato.Casa Nodari di Castiglione delle Stiviere è un edificio in stile liberty che si trova in via Marta Tana, realizzato nel ventesimo secolo dall'architetto De Cristofari. L'apertura è curata dal Gruppo Fai di Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano con la delegazione Fai di Mantova.Lo stabilimento idrovoro di Moglia di Sermide, candidato ad essere patrimonio mondiale protetto dall'Unesco assieme a tutto il sistema delle bonifiche, risale ai primi anni del secolo scorso. Le idrovore venivano alimentate da caldaie a carbone. In un secondo momento si è provveduto a convertirsi all'energia elettrica. Gli studenti che guideranno i visitatori hanno studiato i beni del loro territorio e li illustrandolo a un pubblico di adulti o coetanei, sentendosi così direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità e diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari.
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