TORINO - Le barriere antiterrore saranno trasformate in un'opera d'arte. Si del Comune all'offerta dell'Accademia Albertina LA REPUBBLICA - 28 agosto 2017
Docenti, allievi e street artist coinvolti nel progetto. Il comune di Torino dice sì all'idea di trasformare in opere d'arte le barriere antiterrorismo, piazzate nelle vie e piazze pedonali del centro. Dopo che la proposta, lanciata nei giorni scorsi su Repubblica, aveva incassato l'ok del presidente dell'Accademia Albertina, Fiorenzo Alfieri, con studenti e docenti a disposizione per decorare i jersey, le fioriere, i blocchi di cemento, l'assessora alla Cultura della giunta Appendino, Francesca Leon, annuncia che si farà promotrice dell'iniziativa. Nei prossimi giorni il primo incontro ufficiale tra Leon e i vertici dell'Accademia. Soddisfatta anche la sovrintendente, Luisa Papotti: «Per questa prima fase va bene così». JACOPO RICCA A PAGINA III SI del Comune, le barriere antiterrore diventano materia per un'opera d'arte L'inziativa. L'idea lanciata dal gallerista Noero e sostenuta dalla direttrice della Garn Christov e dalla sovrintendente Papotti. E l'assessora Leon accoglie l'offerta di Alfieri Saranno coinvolti, oltre a docenti e allievi dell'Accademia Albertina anche alcuni street artist JACOPO RICCA STUDENTI dell'Accademia Albertina e affermati street artist uniti per trasformare le barriere antiterrorismo in opere d'arte. Ora c'è l'ok anche della giunta Appendino. Dopo giorni di dibattito sulla proposta, lanciata la scorsa settimana proprio sulle pagine di Repubblica Torino, dal gallerista Franco Noero e subito sposata dal presidente dell'Accademia, Fiorenzo Alfieri arriva la disponibilità dell'amministrazione a 5 stelle. Ieri l'assessora alla Cultura della Città, Francesca Leon, ha chiamato Alfieri: «Ci faremo promotori di un progetto realizzato in collaborazione con l'AccademiaAlbertina di Belle Arti eil progetto Murarte — fanno sapere dall'assessorato — L'obiettivo è coinvolgere writers e allievi dell'accademia per trasformare le barriere di cemento in spazi d'arte». Questa settimana Leon incontrerà Alfieri e il direttore dell'Accademia, Salvo Bitonti, in una prima riunione organizzativa che coinvolgerà anche le associazioni che seguono il progetto Murarte, avviato nel 1999 dalla Città con cui sono state valorizzare parti di Torino degradate e sono stati dati ai cultori della street art luoghi dove esprimersi. Tra questi oraci saranno i jersey che il Comitato per l'ordine e la sicurezza ha deciso di piazzare all'accesso delle vie e delle piazze pedonali dopo l'attentato di Barcellona: «I jersey e le fioriere hanno come scopo principale la sicurezza — spiegano in comunicato dell'assessorato alla Cultura, guidato dalla Leon — Ma diventeranno anche veicolo di messaggi artistici». Il progetto dell'Accademiaincassaanche l'ok della soprintendente alle Belle arti e al Paesaggio, Luisa Papotti che già su Repubblica aveva appoggiato l'idea, come la direttrice di Garn e Rivoli Carolyn Christov- Bakargiev: «Si tratta di un'ottima notizia, per la fase attuale— scrive sul suo profilo Facebook — Occorre peró pensa *** re e progettare elementi e barriere efficaci, ma non così estranee». Papotti si rifà alla proposta dell'architetto Stefano Boeri di piantare alberi in città, ma anche all' architetto latino Vitruvio: «L'architettura difensiva non deve dimenticare i principi di Vitruvio: utilitas, firmitas, venustas» conclude la soprintendente. Ora si passa alla fase operativa: « Bisogna fare un progetto perché non si può partire sull'onda emotiva — chiarisce Alfieri — Deve essere un lavoro con un tema che guidi chi si occuperà di decorare le barriere». Tra gli aspetti tecnici che verranno affrontati nella riunione di questa settimana c'è anche la questione economica: «L'Accademia non ha possibilità di impegnare fondi perché già mettiamo a disposizione le competenze dei docenti — ribadisce il presidente — Saranno coinvolti anche artisti di strada già affermati, mi ha assicurato l'assessora Leon, con cui c'è piena sintonia. Dobbiamo capire però come affrontare le spese del materiale di produzione, ma non solo». Una delle idee di Alfieri è quella di trovare fondi per finanziare delle borse di studio da assegnare agli studenti dell'Accademia Albertina che parteciperanno al progetto: «Sarà un aspetto che approfondiremo, così come le tempistiche». Le lezioni in via Carlo Alberto inizieranno il primo novembre, ma i lavori sui jersey sparsi nelle vie del centro potrebbero iniziare anche prima: «Mi confronterò con il direttore e coi professori — aggiunge ancora Alfieri — Potremmo anche decidere di mobilitare i ragazzi che già conosciamo prima dell'inizio ufficiale delle lezioni. Il modello sarà un po' quello usato per l'ultima edizione del Salone del Libro dove il gruppo di nostri studenti che fa street art ha realizzato un lavoro nel padiglione 3» |